Malgrado la rinuncia dellamministratore delegato di Unipol, Carlo Salvatori, appare sempre più ardua la strada che dovrebbe percorrere Roberto Mazzotta per rimanere alla presidenza della Banca Popolare di Milano. Dopo Fabi e Fiba, ieri al termine del direttivo dellassociazione degli «Amici» anche la Uilca ha infatti chiarito che non appoggerà la ricandidatura del banchiere. Sebbene lultima parola spetti allassemblea dei soci convocata il 25 aprile, quello della Uilca appare un segnale cruciale sia perché questa sigla è da sempre ritenuta tra le più vicine a Mazzotta sia perché gli «Amici» sono la stanza di compensazione attraverso cui i potenti sindacati interni esprimono la gran parte del consiglio di amministrazione di Bpm. In sostanza la Uilca ha deciso di privilegiare una soluzione condivisa con Fabi-Fiba e Fisac, con cui sono in corso contatti per scegliere un candidato unico alla presidenza. Una posizione che, insieme allalt a Mazzotta già emerso la scorsa settimana sempre dagli Amici, dimostra che la larga maggioranza dellAssocizione punta a un ricambio al vertice della banca che oggi riunisce il cda per approvare i conti (160 milioni di utile il consensus degli analisti) e forse discutere dei Tremonti bond. Anche se i tempi stringono (le liste devono essere presentate entro l8 aprile), al momento non cè però alcuna candidatura formale: si parla di Treu, Benvenuto o Mancuso.
Il direttivo degli Amici ha poi discusso del programma dei soci-dipendenti, sul quale sta lavorando una commissione ad hoc. Mentre il presidente di Bpm 360gradi, Davide Croff, ha ribadito che «è assolutamente possibile» che lassociazione presenti una propria lista di minoranza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.