Porsche, i profitti oltre 2,1 miliardi Cabrio a settembre

da Milano

Record di profitti per la società Porsche: quest’anno supereranno i 2,1 miliardi per l’anno fiscale che si concluderà il 31 luglio. Ne è convinto il presidente Wendelin Wiedeking che ha annunciato risultati migliori rispetto all’anno precedente. La casa tedesca è, nel mondo, quella con i più elevati profitti. Il presidente Wiedeking è al vertice dell’azienda da 14 anni: all’inizio degli anni Novanta la società attraversava una profonda crisi e molti ritenevano che sarebbe stata travolta dalle crescenti difficoltà nelle vendite e da un’offerta caratterizzata in pratica da un solo prodotto, eccellente sotto il profilo tecnico, ma ormai privo di appeal nei confronti di automobilisti sempre più affascinati da offerte di basso profilo, all’insegna dell’understatement.
Porsche ha saputo rinnovarsi: ha proposto la Boxster e poi la Cayenne, ha conquistato nuovi mercati, ha spinto l’acceleratore sulla tecnologia avanzata. E oggi punta, dopo dodici anni di esercizi consecutivi con utili crescenti, a superare la produzione di 100mila unità l’anno. Secondo Morgan Stanley entro i prossimi cinque anni i tedeschi potrebbero produrre annualmente 130-150mila auto. Alla crescita dell’utile pre-tasse (che nel primo semestre fiscale era già aumentato da 278 milioni a 1,59 miliardi) sta contribuendo anche l’operazione che ha portato Porsche a diventare il principale azionista di Volkswagen (plusvalenza da 520 milioni). I volumi di vendita dei 10 mesi sono invece rimasti sostanzialmente invariati a 79.540 unità, suddivise tra 25.436 Cayenne (meno 10,7 %), 31.287 unità del modello 911 (più 12,2 %) e 22.806 Boxster (stabile). Rimane invariato l’obiettivo per fine annata finanziaria di raggiungere il fatidico traguardo delle 100mila vetture immatricolate, contro le 96.794 del 2005-2006. Sempre nei dieci mesi, infine, il giro d’affari è leggermente cresciuto a 5,98 miliardi.
Nei giorni scorsi Porsche ha cambiato ragione sociale, in occasione della riunione straordinaria del consiglio di amministrazione. Non si chiamerà più «Dr. Ing. H.c.F. Porsche AG», bensì «Porsche Automobil Holding SE».
Il capitolo dei nuovi modelli. Gli appassionati di auto sportive hanno apprezzato le prime fotografie dell’attesa 911 Turbo Cabriolet che sarà ufficialmente presentata il prossimo 8 settembre. Modello di punta della gamma 911, la Cabriolet rientra nella tradizione ormai ventennale della 911 Turbo con la classica capote in tessuto. Questa 2+2 scoperta abbina le doti performanti di una sportiva al piacere di guida di una plein air. Monta lo stesso propulsore boxer 6 cilindri della 911 Turbo Coupé, caratterizzato da una cilindrata di 3.6 litri, che eroga una potenza di 480 cavalli.

È disponibile sia con cambio manuale (accelera da 0 a 100 orari in 4 secondi) sia con il Tiptronic S che riduce i tempi di accelerazione di un paio di decimi. Entrambe le varianti raggiungono una velocità massima di 310 chilometri orari.

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