Maria Letizia Maffei
Scienza e poesia non sono mai andate troppo daccordo, eppure a Roma, cè un appuntamento a cui non si deve rinunciare se ci si vuole emozionare con un evento scientifico. Questa sera, infatti, il Planetario apre al pubblico per poter capire da dove vengono e dove vanno le stelle cadenti. Un fenomeno a cui la fantasia delluomo ha assegnato diverse leggende, tra cui quella delle lacrime di San Lorenzo per il suo martirio sui carboni ardenti. In realtà, in questo periodo dellanno, lorbita terrestre incrocia lo sciame meteoritico delle Perseidi, che sono frammenti di ghiaccio una volta appartenuti ad unantica cometa, e che, catturati dallatmosfera terrestre, la attraversano creando delle scie luminose. Curioso pensare che i nostri desideri, quelli più segreti e quelli più materiali, in realtà vengano affidati a meteoriti, cioè a detriti cosmici. Questo comunque non ci intimorisce affatto; lo dimostrano le tante iniziative indette nonostante le condizioni atmosferiche non siano le migliori e nonostante la luce prodotta dalla nostra città sia un deterrente per gli appassionati della sosta con il naso allinsù. Grazie alla sua struttura a tamburo, su cui poggia la cupola-schermo di 14 metri di diametro, il Planetario può ospitare circa cento spettatori su comodissime poltrone ergonomiche. Al centro del soffitto si trova un proiettore ottico SN 88, sofisticato apparecchio che ha sostituito lo storico Zeiss II dellantico Planetario di Roma, chiuso 20 anni fa. Gli spettacoli realizzati per questo appuntamento affrontano i contenuti scientifici con suggestioni sonore, artistiche e letterarie.
Questa sera ci sarà doppio spettacolo, il primo alle 21 e il secondo alle 22,30. Data la poca disponibilità di posti è necessario prenotare allo 06 82059127. Planetario e Museo Astronomico del Comune di Roma presso il Museo della Civiltà Romana all'Eur - Piazza Giovanni Agnelli.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.