Poulsen è della Juve Shevchenko può dare Lampard all’Inter

Al Siviglia 10 ml, quadriennale al danese. Se parte Sheva via anche Lampard. Berlusconi: ok per Adebayor

Alessio Secco, ds bianconero in missione a Siviglia, ha chiuso per Christian Poulsen. Al club spagnolo vanno i 10 milioni di clausola rescissoria, al danese, che sarebbe andato in scadenza di contratto nel 2009, un quadriennale da 3 milioni a stagione, con i premi potrà arrivare a 3,2.
Più complicato seguire invece gli spostamenti di Adriano Galliani: in Costa Azzurra, a Londra, a Roma da Berlusconi (impegnato in incontri diplomatici a Palazzo Chigi) o chissà dove. In Costa Azzurra per il vertice con Wenger su Adebayor, a Londra per sondare Shevchenko, a Roma per informare il presidente sugli sviluppi del calci-mercato e in una quarta località per preparare future mosse legate alla cessione eventuale di Borriello. Alla fine della spettacolare ridda di voci, la sintesi dettata da Adriano Galliani: «Non vogliamo creare false aspettative» è il suo primo commento che, arrivato dopo il parziale risveglio dell’interesse popolare rossonero in fatto di abbonamenti, segnala l’intenzione di non abbandonarsi alla tecnica, controproducente, degli annunci ritmati. Seconda frase-civetta di Galliani: «Lo sforzo della società è fin qui finalizzato a conservare i pezzi pregiati della squadra». Tradotto: per resistere alle sirene inglesi che promettono quasi 100 milioni di euro per Kakà bisogna destinare grandi risorse sul montepremi stipendi del Milan, salito vertiginosamente negli ultimi mesi e non solo per il ritocco considerevole garantito allo stipendio del brasiliano.
Sul fronte Adebayor perciò non ci sono molti sviluppi da segnalare. La trattativa è giunta alla fase conclusiva: si possono limare alcune cifre, 25 milioni più Gourcuff, da gennaio, oppure 27-28 milioni più il francesino. Non c’è il rischio della concorrenza spagnola (Eto’o non si muove ancora, Laporta è alle prese con la fronda interna rappresentata dall’ex presidente Luis Nunez) e quindi c’è il tempo per decidere l’investimento. Che può essere concluso da Galliani ma dopo autorizzazione da parte del presidente Silvio Berlusconi, come accadde, ripetutamente, in passato, per Rui Costa (80 miliardi), Nesta (estate del 2003, dopo il turno preliminare di Champions) e Gilardino. È l’azionista che può sciogliere il nodo non oggi o domani ma nel giro di 7-10 giorni, quindi oltrepassando la scadenza canonica del raduno, fissato per mercoledì 16 luglio, e al quale Ancelotti arriverà senza il nome nuovo ma con Borriello nel frattempo ieri associato alla Roma (errore) e persino all’Arsenal («una possibilità su mille» il pronostico del procuratore). Piuttosto è meglio non trascurare la pista Shevchenko, nonostante Scolari abbia fatto sapere, in modo pubblico e solenne, al Milan, via Bronzetti, che il Chelsea «non intende privarsi» dell’ucraino.

Il Milan aspetta e tiene in caldo la seconda casella dell’extracomunitario. Anche l’Inter guarda alle mosse di Londra con evidente interesse. Se per caso Abramovich dovesse dare via libera a Sheva, come potrebbe vietare la partenza di Lampard?

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