Precipita dal balcone: gravissima a Niguarda

Marocchina 30enne precipita per dieci metri. Il testimone: "Un uomo cercava di trattenerla"

Precipita dal balcone: gravissima a Niguarda
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Una marocchina di 30 anni è in gravissime condizioni ed è ricoverata in pericolo di vita all'ospedale Niguarda dopo esser precipitata ieri all'alba dal secondo piano dell'albergo "York" in via Marche a Cinisello Balsamo, finendo nel piano interrato della struttura a due stelle dopo un volo di circa dieci metri.

La donna domenica sera è entrata nella struttura alberghiera accompagnata da un connazionale e i due hanno chiesto una stanza nella quale sono saliti, come hanno riferito i gestori dell'hotel agli investigatori della Squadra mobile di Milano guidati dal vice dirigente Francesco Giustolisi e dal magistrato di turno della Procura di Monza. Fin qui niente di strano. Nel cuore della notte (erano le 4.30) all'improvviso si sono levate le urla disperate della donna, che penzolava dal balcone e a cui era aggrappata e da cui poi è precipitata per stramazzare infine lungo la rampa laterale dei box.

Sul posto, immediatamente dopo l'accaduto, sono intervenuti gli uomini del commissariato locale agli ordini del dirigente Giovanni Di Stefano. L'arrivo della Mobile è stato successivo alla testimonianza di un giovane che passava nella zona proprio nel momento in cui la donna è precipitata. Una deposizione, la sua, che ha sgomberato quasi completamente il campo sul fatto che potesse trattarsi di un tentato omicidio. Secondo il racconto del testimone, infatti, c'era sì un uomo con la 30enne nel momento in cui lei volava giù dal balcone. Ma mentre in un primo tempo si ipotizzava che per qualche ragione proprio il connazionale che era nella stanza con lei potesse averla spinta o che comunque avesse avuto in qualche modo un ruolo "attivo" nel volo dal balcone della poveretta, il testimone ha assicurato invece che l'uomo stava provando in ogni modo a sorreggere la marocchina urlante e aggrappata al balcone, quindi che non voleva favorirne la caduta bensì impedirla. Come se la donna fosse caduta giù dal balcone per un fatto accidentale e non voluto (o in un tentativo di suicidio sul quale aveva cambiato idea all'improvviso?) e l'uomo, preso alla sprovvista, fosse corso per tentare di salvarla.

Dopo il volo di oltre dieci metri fino alla rampa laterale di accesso ai box, lo stesso uomo è sceso per controllare le condizioni della donna, prima di scavalcare il cancello e darsi alla fuga correndo via a piedi e facendo perdere le proprie tracce.

Gli investigatori stanno analizzando le telecamere di sorveglianza dell'hotel per

ricostruire con esattezza quanto accaduto e se le condizioni della donna come si spera miglioreranno, vogliono parlare con lei per risalire all'identità dell'uomo con il quale si era appartata nella stanza dell'hotel "York".

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