Roma - Le corna pesano, com’è noto. Soprattutto se a portarne un palco è quell’esile scricciolo di Keira Knightley, ieri ammirata in tutte le sue ossa eleganti, mentre cercava di dare un senso a Last Night, commedia drammatico-romantica di Massy Tadjedin, esordiente americo-iraniana (dal 5 novembre in sala). Il film (in concorso) ieri ha aperto le danze nella noia generale: ci volevano 92 minuti per dimostrare che, lungo 36 ore, la giovane coppia altoborghese formata da Michael (Sam Worthington, il fusto di Avatar) e Joanna (la Knightley) non resiste alle tentazioni? Certo, quando lui parte per un viaggio di lavoro con una collega sexy (la curvacea Eva Mendes) s’intuisce subito che i due lavoratori potrebbero finire a letto. Il fatto è che anche la mogliettina ben vestita e meglio pettinata ha un ex-amante (il francese Guillaume Canet), pronto a rispuntare dall’armadio e allora le cose si complicano. Ma solo un po’, perché la gelosia dei coniugati è una brutta bestia e, dunque, chi se ne importa se lui ha ceduto e se lei pure, mentre l’altra, invece…
«Tutte noi siamo “l’altra”. Nella mia vita di donna adulta mi si presentano molte possibilità di tradimento, però ho imparato a evitare certe trappole. Cerco di non restare mai da sola con chi potrebbe attrarmi sul serio, sia pure per una sera e via», attacca Eva Mendes, le cui origini cubane si fanno sentire. Più diverse non potrebbero essere, la 32enne inglese Keira e la 34enne latina Eva e per questo il melenso film franco-americano le appaia su un binario alla Eyes Wide Shut (però Kubrick, con le sue atmosfere morbosamente chic è lontano anni luce dalla didascalica Tadjedin, qui anche sceneggiatrice). L’attrice britannica, comunque, ha le idee chiare e lancia un distinguo classico. «C’è il tradimento fisico e c’è quello intellettuale. Davvero io non so quale sia peggiore. E, soprattutto, ignoro se abbia un senso mettere dei paletti. La definizione di infedeltà resta, comunque, una cosa pericolosa», afferma icastica la splendida seccardina. E comunque nel film lei risulta l’interprete più convincente. Per sdrammatizzare, la solita Mendes fa il punto. «Nel tradimento occorre distinguere soprattutto in base all’età. A 20 anni, si può tollerare. Tra i 30 e 40, un po’ meno. Dopo i 60, qualunque donna desidera che suo marito abbia un’altra», sintetizza l’attrice e modella.
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