Colori e musica si impadroniscono di palazzo Ruspoli. Rappresentano gli elementi chiave di Presentism, time and space in the long now, listallazione audiovisiva che Brian Eno ha realizzato per lUrbe in occasione di Futuroma, la rassegna che celebra il centenario della pubblicazione del primo manifesta futurista. Lartista britannico torna a Roma con unopera multimediale, unimmagine «presentista» perché è convinto che sia necessario pensare al futuro come «a una lunga forma di adesso».
«Il futurismo - chiarisce Umberto Croppi, assessore capitolino alla Cultura - è stato il primo movimento a mischiare i generi e Brian Eno con il suo lavoro ha rappresentato un po tutto questo perché sa unire la musica allimmagine in movimento».
Lopera che resterà a disposizione dei visitatori fino al 15 marzo è caratterizzata da uninfinita varietà di colori: dal blu al rosa, dal verde allarancio, che si alternano in una serie vastissima di disegni realizzati a mano dallartista britannico. A riproporli sono diversi schermi al plasma posizionati in maniera trasversale. Il tutto accompagnato da un rilassante sottofondo musicale che, secondo il compositore che è stato il primo a concepire musica per spazi non convenzionali, punta, come un dipinto, a infondere tranquillità.
«Io - ha chiarito l'artista - amo dare ai miei lavori un senso di movimento, come se si trattasse di una galassia, per questo ho sistemato i monitor obliquamente. Se lo schermo fosse stato dritto avrei favorito unidea contraria mentre tutto, anche la permutazione costante dei colori, punta a dare un senso di moto perenne».
Non mancano nellambiente multisensoriale della sala della fondazione Memmo in via del Corso diversi divanetti.
Ingresso libero, martedì-domenica, 10 - 20.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.