Gradisca (Gorizia)
«Le due cariche e il tentativo di bloccarci ci indignano, stiamo rivedendo quello che è successo con il governo Berlusconi. Ma sul fronte della lotta per la chiusura dei Cpt sarà un autunno caldo». Così il leader dei disobbedienti del Nordest Luca Casarini ha commentato gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti al presidio di protesta contro il Centro di permanenza temporanea per immigrati clandestini a Gradisca d'Isonzo (Gorizia). Casarini ha concluso con una minaccia: «Il ministro Amato ha già fatto capire che i Cpt non chiuderanno. Allora li chiuderemo noi». Gli scontri, preceduti da lanci di petardi e provocazioni verbali da parte dei manifestanti, erano cominciati poco dopo le 13, quando le forze dellordine hanno chiesto ai partecipanti al presidio di sospendere il blocco della statale 305, che impediva laccesso al Cpt e aveva creato lunghi incolonnamenti. Di fronte al diniego, le forze dellordine sono entrate in azione.
Presidio contro il Cpt: sette feriti negli scontri
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