Pressione fiscale locale, la capitale al 12° posto

Roma è la dodicesima città italiana per pressione tributaria locale. Lo dice un’analisi condotta dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha preso in considerazione i comuni capoluogo di provincia e ha analizzato il «peso», sul portafoglio di ciascun cittadino, della pressione tributaria locale intesa come rapporto tra la sommatoria delle entrate tributarie versate al Comune, alla Provincia e alla Regione e la popolazione residente. Imposte, ricorda la Cgia, che ciascun ente locale applica, per legge, ai propri residenti.
Ebbene, ogni abitante della città eterna ha versato nel 2005 ai propri enti locali tasse, tributi e addizionali varie per 1773,65 euro contro una media nazionale di 1434,13 euro. Vale a dire circa 300 euro in meno rispetto ai cittadini di Milano che, in totale, nello stesso periodo di riferimento, hanno versato 2082,23 euro.

La pressione tributaria comunale per abitante nella Capitale è stata pari a 678,92 euro (contro i 908,84 di Milano), quella provinciale di 94,06 euro (contro gli 85,05 del capoluogo meneghino) e quella regionale di 1000,67 (contro i 1088,34 del capoluogo lombardo). Nella graduatoria Rieti è al 20° posto, Viterbo al 24°, Latina al 30° e Frosinone al 39°.

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