«Su Boateng non intendo mollare, se il Milan non mantiene la promessa fatta in agosto sono pronto a fare una piccola guerra». Stai a vedere che sarà Enrico Preziosi a decidere il prossimo Milan. E magari anche la prossima Inter.
Sul ghanese Adriano Galliani punta forte ed è proprio questa certezza ad animare il presidente del Genoa. Ma di quale promessa parla e perché dice che il Milan non lha mantenuta?
Dunque, il 14 agosto scorso, approfittando dei problemi economici del Portsmouth finito in amministrazione controllata e obbligato a cedere i suoi pezzi pregiati, Enrico Preziosi mette le mani sul cartellino di Kevin Prince Boateng che paga 5 milioni. Cè di mezzo anche il cartellino del centrocampista belga Anthony Vanden Borre, ora al Genk, ma questa è unaltra storia. Boateng viene acquistato a titolo definitivo da Preziosi che nove giorni dopo, e quindi senza aver mai giocato un solo secondo con la maglia rossoblù, lo gira al Milan. Loperazione è bizzarra pur sapendo che il presidente del Genoa ha una corsia privilegiata con entrambi i club milanesi. Lo è meno sapendo che Preziosi è un presidente che sa monetizzare molto bene le sue operazioni di mercato, quindi si presume che il ghanese sia stato valutato almeno il doppio della cifra pagata al Portsmouth.
Allinizio laccordo con il Milan è di un prestito con diritto di riscatto dellintero cartellino ma il 23 agosto viene depositata presso la Lega una compartecipazione tra i due club. Preziosi valuta 6,5 milioni la comproprietà, il Milan propone 1,5 milioni cash oltre alla metà di una serie di giocatori fra i quali il centravanti Alberto Paloschi. Da questo momento siamo al cortile, voci di corridoio, accordi privati fra i due club, segreti o quasi.
Preziosi è nero, si dice che abbia accettato solo una piccola parte cash in quanto il Milan gli ha garantito che non aveva disponibilità, ma quando vede lingaggio di Zlatan Ibrahimovic chiama in via Turati e si fa sentire. Gli vengono rinnovate tutte le garanzie che chiedeva, a lui non bastano e alza la comproprietà del ghanese a 8 milioni: non mi hanno pagato bene la prima metà, dice ai suoi fidi, mi devo rifare sulla seconda. Accertato che nessuno aveva puntato la pistola alla tempia di Preziosi al momento di chiudere laffare con il Milan, ecco che entrano in gioco una serie di sospesi e almeno mezza dozzina di giocatori con il cartellino in comproprietà, fra cui anche Rodney Strasser che il 20 luglio 2010, allinterno dell'operazione che porta Sokratis Papastathopoulos in maglia rossonera, diventa metà genoano, sebbene il Milan si garantisca le prestazioni del calciatore per la stessa stagione. Preziosi vuole cash, ha già reso noto che non intende riscattare le comproprietà in ballo tranne quella di Alberto Paloschi, sebbene le sue minacce su Boateng siano solo fumo negli occhi. Non si è mai visto un calciatore che gioca in un club che lo stima e lo reputa uno dei protagonisti assoluti della stagione, dover fare le valigie contro la sua volontà. È vero, Preziosi potrebbe cedere la sua metà del cartellino a un altro club, o andare alle buste con i soldi di unaltra società, ma così facendo inficerebbe i futuri rapporti con un club potente che peraltro gli ha già fatto sapere che non riscatterà Marco Amelia, 7 milioni per il suo cartellino contro i 5,5 di Federico Marchetti in arrivo da Cagliari. Una chiave potrebbe essere Paloschi e un cash in grado di consentire a Preziosi di riscattare completamente Floro Flores dallUdinese, questo lepilogo più logico.
Anche lInter gli ha fatto sapere che il marocchino Houssine Kharja rientrerà a Genova. Dopo un avvio entusiasmante ha fatto rimpiangere Sulley Muntari, ma qui cè un certo Mimmo Criscito che può cambiare le carte, e Preziosi se la giocherà alla grande sapendo che il vuoto di potere sulla fascia sinistra nerazzurra costringe capitan Zanetti a retrocedere. Se arriva unofferta interessante Preziosi lo vende, il suo ds Stefano Capozucca si è già sbilanciato: «Andrà via, lui è uno che merita un grandissimo club. Ma se ne andrà solo a certe cifre».
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