Primavere teatrali tra Williams e Testori

La settimana nelle principali sale della città propone un mix di drammi classici e contaminazioni moderne. All’Elfo «Improvvisamente l’estate scorsa» diretta da De Capitani; al Parenti Manfredini porta in scena Bacon

Primavere teatrali tra Williams e Testori

La stagione teatrale milanese si avvia verso gli ultimi scampoli di stagione. Una stagione tormentata, fatta di tagli alle produzioni e spesso di grida di dolore per la riduzione del Fondo Unico per lo Spettacolo alle già risicate casse delle sale nazionali, questione che ha visto scendere in campo con toni polemici i maggiori esponenti del mondo della cultura cittadina anche durante i festeggiamenti del 150esimo dell'Unità d'Italia. Una stagione che però, malgrado tutto, ha confermato Milano come la più qualificata piazza teatrale d’Italia, con la maggior partecipazione di pubblico (che ha registrato un record all’Elfo Puccini), mentre in città continuano ad aprire nuove sale. Buon segno. I debutti di questa prima settimana di maggio mantengono alto il profilo sia per la prosa d’autore sia per le commedie brillanti, con alcune repliche da non perdere. Si parte proprio all’Elfo con un nuovo progetto del patron Elio De Capitani che mette in scena alla sua maniera un testo di uno dei suoi drammaturghi preferiti, l’americano Tennessee Williams, nel centenario della nascita. Dopo lo storico successo di «Un tram chiamato desiderio», De Capitani propone Improvvisamente l’estate scorsa, nuovo tourbillon di ossessioni della borghesia perbenista. Sotto il segno delle contaminazioni, l’esperimento del regista contemporaneo Manio Manfredini che debutta al Franco Parenti con Tre studi per una crocifissione, tre monologhi liberamente ispirati al celebre trittico del pittore inglese Francis Bacon. Manfredini trasforma pasolinianamente l’opera espressionista nella sofferenza di tre personaggi «ultimi» che patiscono in modi differenti l'alienazione. Dal Parenti al Piccolo che, malgrado i tagli, ha appena presentato il programma di una nuova stagione nel segno delle eccellenze, e che vede invece in scena in via Rovello Il vecchio e il cielo, scritto e diretto da Cesare Lievi: ovvero la storia surreale di un anziano preside che, al suo primo giorno di pensione, vede vacillare tutte le speranze di cambiamento e di riscatto proiettate in questo giorno fatidico. Capita anche nella realtà.

Sotto il segno del mai dimenticato Giovanni Testori, infine, il gran ritorno della Gilda del Mac Mahon nella fortunata regia di Lorenzo Loris al Teatro Out Off, un ritratto crudo e commovente di una prostituta innamorata e ben interpretata da Elena Callegari.

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