Il primo giorno degli ispettori tra metrò, elicotteri e pagelle

Mercoledì la sinistra e i centri sociali in corteo per dire no all’Expo Spuntano i «Nemici dell’arredo»

(...) a mercoledì in città per decidere se Milano ha più carte in regola dell’avversaria Smirne per ospitare l’esposizione universale - e le istituzioni locali. Tra i soliti noti che vogliono impedire a Comune, Provincia e Regione di far fare una bella figura alla città ci sono i comunisti Daniele Farina, Vittorio Agnoletto, Augusto Rocchi. Poi la Lista Uniti con Dario Fo, Davide «Atomo» Tinelli, quelli del Leoncavallo spa e la Cascina autogestita Torchiera. Ma in piazza potrebbero scendere anche i ragazzi dei collettivi studenteschi e quelli che online si firmano come «Alcuni Nemici dell’arredo urbano», che invitano ognuno «con i propri mezzi e la propria sensibilità» ad agire «per dispiegare sentieri capaci di intralciare il percorso della commissione».
Imprevisti e contestazioni a parte, tutto è pronto per accogliere la «squadra» del Bie che atterrerà a Linate questa mattina alle 8, «dribblando» lo sciopero dei voli che inizia alle dieci. Scortati nel tragitto e a ogni incrocio dai vigili di Milano che creeranno una corsia preferenziale al pullmino con a bordo gli ospiti d’onore, impedendo che resti intralciato nel traffico, i cinque ispettori guidati dal segretario generale Vicente Gongalez Loscartales e dalla presidente della commissione esecutiva del Bureau Carmen Sylvain, farà tappa al Town House in Galleria e poi via subito con gli incontri istituzionali: prima a Palazzo Marino con il sindaco Letizia Moratti e il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri, poi in metropolitana gli ospiti si trasferiranno alla Fiera di Milano per una visita e la sessione di lavoro. Nel pomeriggio, visita dell’area che ospiterebbe i padiglioni dell’Expo a Rho-Pero a bordo di due elicotteri Agusta e alle ore 19 l’incontro con il governatore Roberto Formigoni e i dodici rettori delle università milanesi al Pirellone. La delegazione salirà al 31esimo piano dove sarà proprio Loscartales a premere il pulsante che accenderà i grattacieli di luce su cinque grandi cantieri della città: Porta Nuova, Garibaldi-Repubblica dove sorgerà la nuova sede della Regione, Rho-Pero, Citylife e Bovisa. Per finire, il concerto di Giovanni Allevi promosso dal Comitato Expo 2015 in Triennale.
Nei giorni scorsi le istituzioni hanno ripetuto in continuazione le ragioni per cui Milano deve dare il meglio di sé per conquistare l’Expo. Il sindaco Letizia Moratti ribadisce che ospitare l’evento è «un’occasione per riqualificarsi e migliorare la qualità della vita. Potremo effettuare investimenti pari a 14 miliardi di euro, cifra che altrimenti non ci arriverà. Lasceremo alla città gran parte di quello che verrà realizzato per l’Expo, le strutture potranno essere utilizzate come residenze universitarie, atelier per i creativi o altro».

Per il presidente della Provincia Filippo Penati sarà «l’occasione per rilanciare il sistema turistico nell’ambito della città metropolitana». E pro-expo è scesa in campo il presidente di Assolombarda Diana Bracco, secondo la quale sarebbe un «motore di sviluppo per Milano e l’intero Paese, con ricadute straordinarie in termini di posti di lavoro».

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