Il principe Carlo boccia un faraonico progetto e gli architetti insorgono

Alla fine ha vinto il principe Carlo: il monumentale e controverso progetto di Richard Rogers per i Chelsea Barracks, gli ex edifici militari nel cuore di Londra, non verrà mai realizzato. La famiglia reale del Qatar, proprietaria del terreno, ha infatti deciso di rinunciare alla gigantesca costruzione in vetro e acciaio ed ha ritirato la richiesta per il permesso edilizio. Il principe di Galles si era attirato le ire del gotha dell’architettura mondiale quando ad aprile aveva inviato una lettera allo sceicco Hamad bin Jassim bin Jabor Al Thani, primo ministro del Qatar e presidente di Qatari Diar, chiedendogli di respingere il progetto da tre miliardi di sterline realizzato da Rogers e di optare invece per una costruzione più tradizionale.
In una lettera al Sunday Times, Renzo Piano, Norman Foster, Zaha Hadid, Frank Gehry, Jacques Herzog e Pierre de Meuron avevano accusato Carlo di aver violato il «processo aperto e democratico» per la pianificazione dell’edificio sfruttando i suoi contatti con la famiglia reale. La PBGL ha dichiarato che prenderà ora in esame progetti alternativi.

La Princès Foundation for the Built Environment, la fondazione del principe Carlo per l’architettura e il design, potrebbe presentare lei stessa un progetto.
Molto criticato, in patria, il comportamento dell’erede al trono, giudicato un «precdente molto pericoloso».

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