Cultura e Spettacoli

Principi, vampiri, dei: le fiabe puntano sul classico

Alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna la fantasia è il principale "motore" del mercato. Pollicino, Alice, licantropi e templari: il mix fra soprannaturale e storia è vincente

Principi, vampiri, dei: le fiabe puntano sul classico

I giovani sono sempre un po’ avanti rispetto agli adulti e per loro la lettura è un valore sicuro, lontano dalle mode passeggere e dalla società consumistica in cui viviamo. Oggi i ragazzi hanno a disposizione una gran quantità di libri di tutti i generi che si rivolgono a tutte le fasce di età, da zero a vent’anni, come evidenzia la 47ª Fiera Internazionale del Libro per ragazzi che si apre domani a Bologna, cui partecipano oltre duemila editori specializzati (un centinaio gli italiani) provenienti da tutto il mondo. Ma proprio in questo luogo privilegiato di riflessione e di incontri tra esperti del settore balza agli occhi la contraddizione fra una produzione editoriale di altissimo livello e la mancanza di una politica globale che spinga i ragazzi alla lettura. Per fare un esempio, «il mercato degli albi illustrati - dice Rosaria Punzi, proprietaria della Lapis - va molto bene in età prescolare, ma quando i bambini cominciano a leggere si registra un calo di vendite perché tutto è affidato all’intelligenza e alla volontà degli insegnanti, le biblioteche sono poco efficienti e la concorrenza del computer e della televisione diventa decisiva».
Ma perché meravigliarsi? Da noi gli adulti leggono poco, come si può pretendere che i ragazzi di loro iniziativa comprino libri? È già tanto se il mercato dei libri per ragazzi, nonostante la crisi, regga abbastanza bene. «C’è un altro elemento - spiega Roberto Denti, libraio famoso, insuperabile intermediario fra case editrici e pubblico, scrittore di successo - che danneggia la propensione alla lettura in Italia: l’esiguo spazio che i quotidiani dedicano a questo aspetto fondamentale dell’editoria, giudicato di secondaria importanza, dove tutti si improvvisano esperti».

Ma le fiabe hanno ancora il potere di incantare? Che senso ha reinventare in chiave moderna La vera storia del Principe Azzurro (Piemme Junior) come lei ha fatto, nella quale poi il principe alla fine resta solo? «Era un principe poligamo - risponde Denti scherzando -, non poteva sposare tutte le principesse che incontrava. Ma se il libro è un fenomeno recente nella storia dell’umanità, il racconto è sempre esistito e la fiaba è un momento del raccontare del mondo, il suo fascino resta insuperabile».

Infatti gli stand della Fiera traboccano di fiabe: Roberto Piumini, cantastorie dei nostri tempi, narra sotto forma di un’amena ballata il seguito di Cenerentola, Il Gatto con gli Stivali e Pollicino (E poi? E poi? E poi?, N.E. Romane, ill. Gloria Francella); mentre Beatrice Masini in Agata e gli specchi bugiardi (Ed.El., ill. Desideria Guicciardini) dà un’irriverente interpretazione dello «specchio delle mie brame» di Biancaneve. Accanto a queste campeggiano le fiabe classiche tra cui, magnificamente illustrata dall’inglese Harriet Russell per le edizioni Corraini, Giacomino e il fagiolo magico; le fiabe a tempo Tra mercanti e sultani d’oriente di Sofia Gall, riprese da Le mille e una notte (San Paolo, ill. Tommaso D’Incalci). E non poteva mancare Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll nella risorta collana «La Scala d’Oro» De Agostini (ill. Massimo Longo) e in varie altre edizioni, tra cui quella integrale della Salani.

A proposito di Alice, non poco ha contribuito alla sua diffusione il bel film di Tim Burton, e del resto «non è una novità - sottolinea Fiammetta Giorgi della Mondadori - che ci sia un rapporto di reciproca dipendenza tra film e libri. Basti considerare il successo che ha avuto negli Stati Uniti con oltre sei milioni e mezzo di copie vendute Il ladro di fulmini. Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo di Rick Riordan, da cui è stato tratto l’omonimo film che fra poco verrà distribuito anche in Italia».

Ma oltre gli dei oggi vanno di moda vampiri e licantropi: di notevoli effetti narrativi Shiver. Una storia di amore e di lupi di Maggie Stiefvater (Rizzoli); e accanto a questi esseri sovrumani scendono dal cielo angeli armati, combattivi quanto l’angelo di Delacroix contro Giacobbe. Ma possibile che i nostri adolescenti non riescano a farcela da soli? Forze sovrannaturali, magia, amori impossibili fra creature di natura diversa: che cosa nasconde questo varco inquietante che si apre nell’immaginario? Nell’avvincente romanzo della spagnola Laura Gallego García Due candele per il diavolo (Salani) colpisce la lotta senza esclusione di colpi tra angeli e diavoli nello scenario affascinante della Berlino dei nostri giorni.

Altrettanto forte il richiamo a tempi remoti, quando i cavalieri templari percorrevano a cavallo la nostra penisola, ancora più avvincente da seguire se trascina in una storia rocambolesca, ricca di colpi di scena e di misteri come quella narrata nel secondo romanzo di Rafael Abalos Grimpow. L’ultima strega (Mondadori). Poi c’è l’intrigante romanzo del francese Michel Honaker Terra Nera (Lapis), primo di uno trilogia ambientata alla fine dell’Ottocento nella Russia dello zar Alessandro III Romanov, tra censura e assolutismo. Altro romanzo da non perdere è La ragazza con le pistole (Salani) dell’inglese Celia Rees, una delle più grandi scrittrici contemporanee per ragazzi, la cui protagonista, una diciassettenne combattiva ed esigente, affronta pericoli di ogni genere nell’Inghilterra di fine ’700, illuminata dai sinistri bagliori della Rivoluzione francese.

Per finire, un’altra avventura degna di nota: quella della vocazione alla pittura del piccolo Rembrandt raccontata con passione e dovizia di particolari storici da Giorgio De Vita: Il bambino delle ombre (Giunti).

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