«Processo» ai consigli di zona

L’abbiamo già scritto e anche più di una volta. Più di una volta abbiamo raccontato come il consiglio di zona 3 si sia negli anni - o meglio nelle estati milanesi - conquistato la fama del più «stakanovista», del gettone s’intende (46,50 euro a consigliere): 23 commissioni lo scorso agosto per 12.040 euro di spesa pubblica. Diciotto quest’anno e i conti arriveranno più avanti. Di nuovo però c’è che dopo aver letto la notizia, l’assessore alle aree cittadine e ai consigli di zona Andrea Mascaretti ha deciso di riunire i presidenti di via Sansovino. In sostanza, chiederà conto a loro di quello che è successo. «Ho ricevuto sollecitazioni anche da altri consiglieri. È una polemica che va avanti da tempo ed è bene sgombrare il campo dagli equivoci: se una commissione serve e il lavoro viene svolto seriamente, si può fare anche in agosto. Se è inutile, va tolta. Ma questo vale per tutti i mesi dell’anno». Anche quelli estivi visto che Milano è una città sempre più aperta, e che sono gli stessi milanesi a volere che sia così. Senza dubbio. E però, a leggere l’ordine del giorno di famose convocazioni agostane in cui si è discusso sulla storia e l’origine della toponomastica di zona 3 o sui percorsi autunnali nel verde, qualche perplessità viene. O si tratta di argomenti improrogabili da sviscerare necessariamente in estate? «Urgenti direi di no. Ma devo chiedere ai presidenti se li ritenevano tali. Poi ci saranno i verbali. È ovvio che il richiamo vale per tutti e nove i presidenti delle zone che devono concentrarsi su temi indispensabili per evitare riunioni inutili. Stigmatizzo invece il comportamento di chi va in riunione e legge il giornale».
Tirato in ballo sull’opportunità o no di firmare le convocazioni, il presidente di zona, Pietro Viola ricorda: «Tutto ciò che esce dal consiglio, deve avere la mia firma. È normale che, in quanto presidente, abbia fatto così». Replica anche il presidente della commissione Cultura, Gianluca Boari: «La mia commissione convoca dalle 3 alle 5 sedute tutti i mesi e non solo d’agosto per prendere il gettone. Sono stato qui tutte le sere dell’Estate al Parco Lambro gratis. E di solito non scambio i documenti per le pagine di Repubblica, come mi ha accusato di fare qualche consigliere... ».
Dopo quelle di via Sansovino, Mascaretti riunirà anche le altre zone per capire come pianificare il lavoro e verificare l’utilità delle convocazioni estive. «Se verrà fuori che non c’è una necessità reale, allora ci potrebbe essere un’autoregolamentazione dei consigli. Valuteremo anche il costo delle commissioni: ogni centesimo dei cittadini va speso con oculatezza».

Ma questi consigli servono oppure no? «Certo, hanno una funzione importantissima: riportano i cittadini alla giunta. Anzi, vorrei coinvolgere sempre di più i consiglieri in un presidio di 360 giorni l’anno». E allora sì che si vedranno i veri «stakanovisti»...

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