Un processo, due personaggi, un solo attore

Peter Brook porta in scena Dostoevskij

Un processo, due personaggi, un solo attore

Francesca Scapinelli

L’eterno interrogarsi dell’uomo sulla fede, la colpa, la libertà di scegliere tra Bene e Male: sono i temi di alcune tra le pagine più profonde dei Fratelli Karamazov di Dostoevskij, quelle del «frammento» intitolato Il grande inquisitore. E se un testo di tale spessore, un capolavoro della letteratura di tutti i tempi, incontra un regista del calibro di Peter Brook e un attore come Maurice Bénichou, il risultato è una rappresentazione-evento di rara intensità.
È il caso di Le grand inquisiteur, lo spettacolo che debutta questa sera sul palcoscenico del teatro Valle (repliche fino al 3 dicembre). Un allestimento internazionale che riassume l’arte del grande regista londinese, maestro nello sfruttare tutte le potenzialità del linguaggio scenico, e che ne mostra ancora una volta la perfetta intesa con Bénichou, l’attore con cui Brook collabora ormai da oltre trent’anni.
Il racconto dostoevskijano si svolge a Siviglia, all’epoca del tribunale dell’Inquisizione, e si snoda attorno al confronto tra due figure fondamentali: da un lato l’Inquisitore, che accusa Dio di aver gravato l’uomo con un carico eccessivo nel momento in cui lo dotò del libero arbitrio; dall’altro Cristo, che nel suo silenzio perdona.
La scena è scarna, essenziale: bastano a Brook una pedana e due sgabelli per introdurre lo spettatore nell’emozionante dialogo tra i personaggi (entrambi interpretati da Bénichou) e per farlo riflettere su questioni universali e senza tempo, come la natura umana e l’ansiosa ricerca di spiritualità che la caratterizza.
Perché, come ha spiegato lo stesso regista, «I fratelli Karamazov appartengono a tutte le epoche, sono di un’attualità mordente. Questi testi vengono da lontano e scuotono profondamente le nostre preoccupazioni, le inquietudini e le domande dell’oggi».
Lo spettacolo è in francese, con sopratitoli in italiano, ed è accompagnato dalle musiche di Antonin Stahly.


Inoltre, domani alle 11 presso l’aula VI di Villa Mirafiori (sede dell’università della Sapienza) Maurice Bénichou terrà un incontro dal titolo «Il teatro di parola oggi» in cui si soffermerà sulla fortuna dei reading e sulle tendenze ultime del teatro contemporaneo.
Al teatro Valle, via del Teatro Valle 21. Biglietteria e informazioni: 06.68803794 e 06.6869049.

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