Processo a Napoli

Il quarto tempo della requisitoria dei Pm al processo di Napoli su Calciopoli si conclude con le richieste di pena per i 24 imputati. Richieste pesanti, ma quasi «light» (almeno per quelle che erano le aspettative dei legali), soprattutto per coloro ritenuti dall’accusa «i promotori dell’associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva». Cinque anni e otto mesi per l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, una richiesta superiore ai cinque - diventati tre nella sentenza di primo grado - dell’altro ex dirigente bianconero Antonio Giraudo (passato attraverso il rito abbreviato, il cui appello è slittato al 16 novembre per il cambio del collegio giudicante) e inferiore ai 6 anni - ridotti poi a uno nella sentenza definitiva - chiesti dal pm Palamara nel processo stralcio della Gea.
La gradazione delle altre richieste è legata al ruolo nella presunta «associazione»: cinque anni per l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, quattro anni e sei mesi per l’altro ex designatore Pierluigi Pairetto, quattro anni per l’ex vicepresidente Figc Innocenzo Mazzini, tre anni e otto mesi per l’ex ds del Messina Mariano Fabiani. La curiosità è che l’unico arbitro a suo tempo intercettato e «facente parte dell’associazione», Massimo De Santis, vede alleggerirsi molto la sua posizione perché il pm Narducci ammette: «Non siamo riusciti a trovare il ruolo di promotore dell’associazione». Per lui dunque una richiesta di soli tre anni. Per gli altri si va dai 12 ai 28 mesi, ma ci sono anche tre assoluzioni (gli ex guardalinee Ambrosino, Ceniccola e Gemignani).
Nell’ultima udienza prima delle arringhe delle difese (inizio il 7 giugno, spazio alle parti civili), Narducci - dopo la sua personale «maratona» di 21 ore in tre sedute - lascia spazio al collega Capuano. Trattate le 30 frodi sportive contestate con le varie motivazioni e telefonate: l’analisi avviene tra elencazione di gare di quel campionato «imputato» (stagione 2004-2005) e contatti di sim, oltre a citazioni di brani di telefonate. Dopo circa 7 ore di requisitoria, arrivano le richieste.

Tempi rispettati, come voleva la presidente del collegio del tribunale Teresa Casoria, sulla quale pende sempre l’istanza di ricusazione (udienza in Corte d’Appello il 28 giugno). E il 6 la Commissione Disciplinare della Figc si esprimerà sulla radiazione di Luciano Moggi.

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