«Il Processo non ha valore informativo»

Caro Massimiliano, ho letto il commento sul tema delle intercettazioni telefoniche di cui ne condivido il contenuto.
Una cosa però: a proposito delle tue valutazioni a proposito del «Processo del Lunedì» ritengo tu cada in una svista. Ovvero, l’attribuire al programma un valore informativo.
In realtà, inequivocabilmente, si tratta una trasmissione di puro intrattenimento, un simpatico (o antipatico) circo, una recita a soggetto con attori che interpretano personaggi ben definiti tratti dalla vita di tutti i giorni. L’interista, il fazioso, il mangia-arbitri, il romano, il baggiologo, l’intellettuale, l’amico, il tecnico, il giudice. Il tutto condito dalla presenza di qualche politico. Insomma un teatrino.

Considerare importante, degno di commento, analisi, tutto ciò che appare sullo schermo (da Biscardi ai vari reality fino a Celentano, per non parlare di alcuni telegiornali) induce a riflettere sul ruolo centrale che la tv ricopre in Italia. Non parlo di «censurarsi» ma solo di «pesarne» in maniera più equilibrata i contenuti, evitando di riportare tutto ciò che è superfluo. Come il processo di Biscardi.

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