Prodi arriva a Milano a mani vuote

Arriva Romano Prodi e si siede al tavolo Milano pieno di buone intenzioni, ma senza progetti concreti. Il premier offre promesse sulle infrastrutture («dobbiamo realizzare anche le nuove opere»), l’Expo 2015 («sosterremo la candidatura») e l’Agenzia per l’Innovazione. Per il resto sono dichiarazioni di principio: «Siamo venuti per dare al Nord e ricevere dal Nord». I fatti sono pochi, dopo la prima riunione del tavolo permanente al quale hanno partecipato il sindaco, Letizia Moratti, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, il presidente della Provincia, Filippo Penati. A rappresentare il governo, oltre al premier, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta. Assente Antonio Di Pietro, atteso per sabato.
Sempre più forte, intanto, l’asse Comune-Provincia. Con Letizia Moratti e Filippo Penati che hanno ormai ben chiaro il progetto per il rilancio della città.

Prima la legge speciale, chiesta a gran forza dal sindaco, poi la grande città metropolitana che sostituirà la Provincia, chiodo fisso del numero uno di palazzo Isimbardi. «Bene il tavolo, ora attendo fatti concreti», il commento di Formigoni.

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