Gianandrea Zagato
da Milano
Colpo di scena: «La scuola araba? Si può fare». Virgolettato di Giuseppe Fioroni, ministro della Pubblica istruzione, che dà il via libera alla contestata struttura di via Ventura. Sì alla scuola aperta con un blitz e senza autorizzazione, nello stesso giorno in cui il premier Romano Prodi invita le immigrate musulmane a non «nascondersi» dietro il velo, «non ci si può coprire il viso, bisogna che altri vedano. È questione di buon senso, è importante per la nostra società».
Uscita che entra nella polemica che anima la sinitra sul velo musulmano e che è contigua all«ok» per la scuola milanese: «Cè lok su tutta la linea dei miei uffici» fa sapere il ministro Fioroni al termine di un incontro con Mario Dutto, direttore scolastico regionale della Lombardia: «Già sono stati consegnati sia lelenco dei libri di testo che quello dei docenti impegnati in via Ventura, con questultimi due adempimenti siamo dunque in grado di procedere con lautorizzazione».
Ma lultima parola, avverte il ministro, spetta allamministrazione comunale ambrosiana: «Noi abbiamo seguito tutte le norme che riguardano le scuole straniere in Italia, in particolare per il riconoscimento del titolo equivalente di scuola italiana, resta però sospesa lautorizzazione del sindaco Letizia Moratti per quanto riguarda gli adempimenti tecnici sullidoneità delledificio di via Ventura a svolgere la funzione di istituto scolastico». Come dire: «La scuola è una dotazione del Comune e ora spetta al Comune rilasciare lautorizzazione, dopo che abbiamo interrotto questo gioco di scaricabarile e offerto un contributo di chiarezza».
Valutazione che arriva dopo un sostenuto pressing del centrosinistra sul ministro e dopo lordinanza firmata dal prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, di chiudere «provvisoriamente» la scuola araba perché limmobile che lospita «è privo di autorizzazioni e dei necessari requisiti di sicurezza» e, quindi, «espone a pericolo lincolumità dei frequentatori». E mentre i promotori della scuola dichiarano che «i lavori di adeguamento alla normativa sono già stati eseguiti» e che per il placet dei Vigili del fuoco sono «disponibili tutti i documenti necessari», da Palazzo Marino, sede dellamministrazione comunale, il vicesindaco Riccardo De Corato chiede «se ci sono ancora i presupposti per garantire un regolare percorso formativo agli alunni di via Ventura, che tra apertura-chiusura della struttura devono adesso colmare un vuoto di un mese» ovvero «è difficile stare al passo con i programmi e garantire il corretto andamento dellanno scolastico». Problemino per nome e per conto dei bambini «ai quali va garantito un regolare percorso di studio».
Interrogativo sulla didattica fatto proprio anche dal ministro Barbara Pollastrini: «Non vanno rispettate solo le norme che riguardano lagibilità dei locali ma anche quella legata alla funzione di percorso scolastico formativo di una scuola straniera che vuole essere riconosciuta, rispettando i programmi essenziali previsti». Altrimenti? «Si spiana la strada allapartheid» osserva Stefano Pedic della segreteria politica dellItalia dei valori: «Sbaglia, Fioroni, a dare il via libera alla scuola araba. È un cedimento, un regalo a chi professa lautoghettizzazione consapevole».
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