Prodi-Telecom, arriva la denuncia alla Consob
30 Settembre 2006 - 00:00Il deputato: «La diffusione di notizie certamente false ha penalizzato il titolo in Borsa»
da Milano
«Manipolazione del mercato» e «abuso di informazioni privilegiate»: allindomani della verifica di Romano Prodi in Parlamento, il deputato di Forza Italia Benedetto Della Vedova chiede alla Consob di fare chiarezza sul pressing esercitato dal governo sul destino di Telecom. Il tutto è contenuto in un esposto inviato ieri allAuthority presieduta da Lamberto Cardia dove sono citati anche i verbali, anticipati dal Giornale, del Cda Telecom nel quale si sono consumate le dimissioni del presidente Marco Tronchetti Provera. In questi verbali il top manager sostiene che Prodi fosse a conoscenza dello scorporo di Tim fin dai primi giorni di settembre. Della Vedova esorta quindi Consob a fare piena luce sullo «scontro» tra il gruppo telefonico e lesecutivo.
Primo punto contestato è il fatto che Prodi abbia svelato, insieme allasse poi fallito tra Telecom e il magnate australiano Rupert Murdoch, alcune «informazioni riservate» sulle trattative allora in corso anche con Time Warner e General Electric. Da qui, secondo il deputato azzurro, il possibile «abuso di informazioni privilegiate» da parte del Presidente del consiglio.
Cui si sarebbe affiancato il rischio della «manipolazione del mercato» visto che, nel duro scontro che ha opposto il Professore e Marco Tronchetti Provera, sono state diffuse «notizie e informazioni certamente false» che hanno pesato sullandamento del titolo in Piazza Affari: nella sola seduta di lunedì 25 settembre, prendendo in considerazione le capitalizzazioni dellintera galassia Tronchetti si poteva stimare una perdita di valore prossima a 1,1 miliardi.
Domande precise che il deputato azzurro snocciola a chiusa dellesposto dopo aver ripercorso la vicenda Telecom a partire dall8 settembre. Quando la presidenza del consiglio ha smentito ogni opposizione allo scorporo di Tim dalla capogruppo e alla successiva cessione, sostenendo di non voler esercitare «intromissioni ultimative» nelle strategie Telecom.
Prodi ha però poi «disconosciuto» tale comunicato, sottolinea Della Vedova ricordando come allindomani dellapprovazione dello scorporo della telefonia cellulare, il Professore si sia mostrato sorpreso dicendosi alloscuro del progetto stesso. Allindomani della successiva precisazione del governo (inclusa la ricostruzione dellincontro con Tronchetti a Villa DEste e delle diverse opzioni strategiche con Murdoch, Time Warner e General Electric), a conquistare le cronache è poi il cosiddetto «piano Rovati».
Un documento ufficiale redatto da uno dei più ascoltati consulenti di Prodi per esporre a Tronchetti una diversa soluzione del riassetto Telecom. Con il sostanziale passaggio del punto nevralgico della rete fissa in mano pubblica grazie allintervento della Cassa Depositi e Prestiti. Malgrado questo, attacca Della Vedova, Prodi continua a dirsi alloscuro del piano stesso prediposto, secondo molte ricostruzioni con laiuto di una banca daffari (ieri in unintervista al Corriere della Sera si è chiamata fuori Claudio Costamagna). Con lesito, conclude lesposto che la banca daffari avrebbe lavorato «per il governo allinsaputa del Presidente del consiglio e sulla base di informazioni» che non sarebbero state a conoscenza dellesecutivo stesso. Il 15 settembre Prodi - ricorda il parlamentare di Forza Italia - ha poi nuovamente attaccato Tronchetti e difeso Rovati mentre il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro a mercati aperti, chiedeva le dimissioni di Tronchetti.