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Prof inglesi in rivolta: lasciateci ubriacare in pace

Il sindacato degli insegnanti protesta contro il nuovo Codice di condotta del regno Unito che impone di mantenere un comportamento dignitoso anche lontano dalle classi e nel fine settimana, pena il licenziamento. Le ragioni dei ribelli: «Vìola la vita privata»

Dio salvi le sbronze. E stramaledica i divieti. Non male davvero l'ultima battaglia dei sindacati di sua maestà: i professori del Regno Unito ora rivendicano il diritto di potersi ubriacare in santa pace nel week end. Senza per questo rischiare di perdere il posto. Così hanno deciso di dichiarare guerra al nuovo codice di condotta professionale, appena stilato dal General Teaching Council del Regno Unito. Sotto accusa, in particolare, è finito un comma del documento che obbligherebbe gli insegnanti a mantenere un comportamento «dignitoso», anche fuori dalle classi, pena l'esclusione dalla professione.
Il nuovo codice è in via di approvazione definitiva e prevede infatti che gli insegnati mantengano «standard comportamentali ragionevoli tali da indurre il pubblico a mantenere fiducia e confidenza nella professione». Raccomandazioni da normale amministrazione? Tutt'altro, visto la bufera che si sta sollevando negli istituti d'Oltremanica. Le nuove regole secondo la maggior parte dei professori ha un significato chiaro e troppo invadente: vietato alzare il gomito al pub del quartiere, prima o dopo le lezioni non importa.
Durante le vacanze estive la sigla sindacale Nasuwt ha raccolto 10mila firme che chiedono l'abolizione di quest'articolo controverso. «Gli insegnanti sono già oggi soggetti ad altissimi livelli di pubblico scrutinio», ha spiegato al «Daily Mail», Brian Cookson, professore di geografia alla Friary School di Lichfield. Per lui il codice prevede «praticamente un comportamento da santo». «Quale altra professione - si domanda con malcelata preoccupazione - accetterebbe un codice del genere? In questo caso enuncia una serie di richieste che invadono la vita privata delle persone». Tradotto: e va bene la disciplina in cattedra e tra i banchi, ma lasciateci tranquilli davanti al bancone.
A questo punto, al portavoce dei «ribelli» non resta che precisare, a scanso di facili ironie: «Non vogliamo certo incoraggiare i professori a sbronzarsi senza ritegno, ma - continua Cookson - non credo sia accettabile che qualcuno possa farmi rapporto per qualcosa che io avrei fatto durante il fine settimana». Nota a margine: il fenomeno dell'alcolismo tra i ragazzi in età scolare, in Gran Bretagna, è ormai ben oltre i livelli di guardia. E le autorità le stanno provando tutte per cercare, se non di prevenirlo, almeno di arginarlo. Hey teachers, mollate il bicchiere, please.

Anche al venerdì sera.

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