Paola Fucilieri
«Non lho mai raccontato prima, ma da gennaio è già accaduto per ben quattro volte. Sì: la tomba di mia figlia Chiara è stata profanata. E solo oggi, dopo aver constatato lultimo di questi terribili atti, mi sono decisa a sporgere denuncia. Io e mio marito non ce la facciamo proprio più. La nostra Chiara continua a venire insultata ora che dovrebbe riposare in pace. Solo delle telecamere potrebbero risolvere la situazione».
Cimitero di Corsico, ieri mattina. La bella foto di una ragazza bruna e sorridente è quel che resta di Chiara Marino, vittima sacrificale dei suoi amici più cari, quel gruppo di ragazzi tra i 15 e i 30 anni, consumatori accaniti di stupefacenti di ogni tipo e feroci assassini che si facevano chiamare «Bestie di Satana». Nelle stesse ore in cui in aula, a Busto Arsizio Elisabetta Ballarin - rampolla di buona famiglia, ultima compagna del pentito Andrea Volpe - racconta, a tratti precisissima, a tratti stranamente svagata, una delle notti più tragiche delle «Bestie»; mentre Nicola Sapone risponde sempre e senza mai scomporsi «non ricordo» alle domande incalzanti dei giudici, Lina Marino, la madre di Chiara, raccoglie tristemente i boccioli delle rose davanti alla tomba di sua figlia. Fiori recisi di netto dal gambo. Ma non basta: dopo le rose la stessa mano si è appropriata anche del portavaso in ottone. «In ben due occasioni era sparita la coroncina di Padre Pio che ho lasciato qui - sottolinea la donna -. E poi anche la pianta che io stessa avevo trapiantato in un vaso più piccolo».
Eppure, qualche tempo fa, era stata la famiglia di Paolo Leoni - accusato di essere il capo carismatico delle «Bestie», amico intimo e vicino di casa di Chiara - a sporgere denuncia contro ignoti per la scomparsa della foto dalla lapide della sorella dellimputato, morta tanti anni fa e sepolta sempre qui, nel cimitero di Corsico.
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