Il progetto Genoa finirebbe in un ricatto

Il progetto Genoa finirebbe in un ricatto

Da giorni mezza Genova pende dalle labbra del presidente Preziosi per conoscere qualcosa del Progetto Genoa. Voci, dichiarazioni, smentite, sussurri e considerazioni provenienti da più parti, alcune anche disinteressate, da tempo fanno parte della vita quotidiana della nostra città. Come tifoso molto curioso e dovendo fare di necessità virtù ho provato a mettere insieme gli elementi fino ad ora emersi aventi come oggetto la ristrutturazione societaria del Genoa 1893. Fondazione ad hoc piuttosto che una Holding con particolari partecipazioni, sono solo alcune delle soluzioni che potrebbero trovare realizzazione nel Nuovo Soggetto rossoblù. Una nuova formula espressione di diverse realtà finanziarie che dovrebbe trovare un porto sicuro nel diritto. Ma è proprio la natura giuridica di qualunque proposta di fondazione e dintorni a costituire un limite invalicabile in quanto materia che non può trovare riscontro nel mondo delle società di calcio per lo scopo e per gli interessi coinvolti. L’accesso dei rappresentanti dei tifosi alla vita del Nuovo Soggetto senza esborso di capitali da parte della tifoseria implicherebbe la nascita di un ibrido giuridico facilmente manipolabile da parte di colui che di fatto riesce a coordinare le azioni dei tifosi stessi. La volontà «politica» dei tifosi diventerebbe merce di scambio da vendersi al miglior offerente. Governare una società di calcio con i tifosi in questa dimensione oltre ad essere un assurdo giuridico costituirebbe un vero mostro a più teste di complicata gestione. Se questo Nuovo Soggetto ha accesso alla società Genoa 1893 controllandone la vita economica ed umana significa che con pochissimo capitale investito unitamente ad una attenta «regia» della tifoseria e dei suoi rappresentanti di fatto controlli la società Genoa 1893.
Tradotto, il Genoa diventerebbe un ostaggio, estremamente vulnerabile, in completa balia del nuovo soggetto. In altre parole il soggetto controllante farebbe il prezzo ogni qual volta ci fosse qualcuno interessato al Genoa 1893 con buona pace del mercato.
Il Genoa 1893 diventerebbe una società «senza prezzo» e di fatto spolpata del suo «core business» (il settore giovanile…?). Il ricatto potrebbe andare avanti in eterno e senza le possibilità giuridiche di mandare via colui che controlla il nuovo soggetto.


Un bel caos dove i tifosi giocherebbero un ruolo determinante senza metterci un soldo. Il tifoso da spettatore diventerebbe soggetto pensante e oggetto di trattative per favorire questo o quel soggetto. Niente male!

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