
Charlie Kirk è morto. Lo hanno ammazzato con un colpo mentre faceva ciò di cui si occupava, ovvero parlare, esporre, dibattere. Una morte clamorosa, orribile, e che sta sollevando non pochi interrogativi: può succedere anche in Italia? Si rischia davvero di andare al creatore per le proprie idee? Secondo Giorgia Meloni “violenza e intolleranza” stanno a sinistra, e se c’è un connazionale che somiglia un po’ a Kirk - per le tesi sostenute e per le reazioni scomposte provocate - quello è forse il generale Vannacci.
Nicola Porro, che l’ha invitato ieri sera a Quarta Repubblica, è stato diretto nel chiederlo: “Teme anche lei di fare la fine del volto MAGA?” L’Eurodeputato del Carroccio la prende alla larga: “Dare del fascista a chi non la pensa come loro o non si inquadra nel pensiero unico è una tecnica della sinistra. Io lo chiamo ‘l’epiteto squalificante’: chi non si inquadra in questi filone diventa omofobo, razzista, fascista, xenofobo, negazionista e una volta dicevano anche antisemita ma ora dicono sionista. Ti vogliono togliere la dignità di parola”. Vannacci sa di aver collezionato tutti questi epiteti, oltre a non poche minacce: l’ultima a Jesi, dove un murales lo ritrae appeso a testa in giù.
Il generale non ha “paura”, in senso stretto. “Ho passato la mia vita a fare un mestiere molto rischioso ma gestisco il rischio e mi faccio la scorta da solo - ha detto - Vado avanti, non cambio le mie idee per queste minacce. Non mi adeguo al pensiero unico e vado avanti a dire continuamente quello che penso. Che non è un pensiero estremista”.
Vannacci è tornato anche sulla decisione del Parlamento europeo di negare un minuto di silenzio a Charlie Kirk, come richiesto dal gruppo dei patrioti Ue. “È stato vergognoso per la casa della democrazia.
Abbiamo chiesto un minuto di silenzio per questo assassinio e il presidente di turno l’ha negato, come se il Parlamento Ue fosse retto da una scimmia che alza la mano e la abbassa a seconda che le richieste si adeguano alla procedura oppure no. Ma la cosa più vergognosa è stata l’applauso che ne è seguito dalla parte sinistra dell’emiciclo, come se gioissero del fatto che qualcuno avesse negato un atto di raccoglimento per onorare la memoria di Kirk".