Programma dell’Unione, scontro Ds-Cgil

Fassino replica a Epifani che chiede attenzione sui contenuti: «Ci sta lavorando Prodi»

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Marianna Bartoccelli

da Roma

Sì pieno alla riconferma di Prodi come leader dell’Ulivo e della Fed («...quello che succede è a causa dei “popolari” che si sono impadroniti della Margherita..»), quattro sì al referendum per la procreazione assistita e un no alla proposta di De Michelis di lasciare il centrosinistra per poter avviare il processo unitario dei socialisti. Queste le linee di fondo della relazione introduttiva di Enrico Boselli al Comitato nazionale dello Sdi, dove si è discusso anche di possibili riaggregazioni socialiste. Fatto nuovo per le riunioni dello Sdi la presenza di Claudio Signorile, con il suo gruppo Unità socialista.
Al primo punto della relazione la crisi della Margherita e la rottura con Prodi. La fiducia nei confronti del leader dell’Unione totale: «Per noi c’è Prodi, poi Prodi, poi ancora Prodi. Se la Margherita ha un’altra proposta la faccia. Allora si andrà alle primarie». I socialisti del centrosinistra escludono la possibilità che l’Ulivo possa cambiare strada. «Le ultime elezioni hanno dimostrato che l’elettore si rivolge con fiducia all’Unione» ha sottolineato Boselli, fortemente critico con la Margherita: «La Dl sta vivendo una crisi di identità, gli ex-popolari hanno preso in mano le leve del comando e ora il partito rischia di diventare una cosa diversa da quella ideata da Romano Prodi». Ed è proprio sulla forte connotazione «popolare» che punta le sue critiche Boselli per il quale questo significa un ritorno al passato: «Cos’è una Margherita che ha stati maggiori identici a quelli che aveva il Partito Popolare?». Ma soprattutto Boselli attacca sul referendum: «Cos’è una Margherita tutta sul fronte dell’astensione sul referendum, come sarebbe avvenuto anni fa con il Partito popolare?». No comunque a una ipotetica lista Ds-Sdi, per Boselli l’unico modo per vincere è «la lista unitaria alle prossime elezioni», senza la quale entra in crisi il progetto dell’Ulivo.
Per quanto riguarda le ipotesi di riaggregazione della galassia socialista, Boselli lancia un comitato promotore per la Costituente socialista, del quale certamente farà parte Claudio Signorile. «Prima delle elezioni ci sarà il congresso dello Sdi e subito dopo ci sarà la Costituente socialista che avrà il compito di andare alla Conferenza programmatica del nuovo partito», annuncia.

E a Gianni De Michelis e Bobo Craxi, ancora alleati della Cdl, che avevano chiesto l'uscita dello Sdi dalla Fed come premessa per costruire una più ampia coalizione comune, risponde: «Prima il Nuovo Psi esca dalla maggioranza e dal governo di centrodestra e decida di collocarsi nel centrosinistra e poi discuteremo insieme delle scelte strategiche da adottare». Possibilista Bobo Craxi, purché Boselli «non ci porti in mezzo ad ulivi e ulivetti privi della nostra identità e dei nostri garofani».

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