Cronache

Prosciolto Garrone, rinvio per i rossoblù

Prosciolto Garrone, rinvio per i rossoblù

Calcio e palazzo di giustizia. A partire dal procedimento per per falso in bilancio cominciato ieri ai vertici della Sampdoria e all’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani. Il processo non sarà celebrato in quanto il reato si prescriverà a fine aprile. L’udienza è stata perciò rinviata al 7 maggio per formalizzare l’avvenuta prescrizione ed il proscioglimento degli imputati. Nel processo sono accusati di falso in bilancio il presidente blucerchiato Riccardo Garrone, l’amministratore delegato Beppe Marotta, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani e la stessa U.S. Sampdoria. Al centro del procedimento la cessione dalla Sampdoria al Milan del calciatore Kalu e dal Milan alla Sampdoria del diritto di avvalersi delle prestazioni del calciatore Luca Antonini. A chiedere oggi l’immediato proscioglimento senza dibattimento degli imputati è stato l’avvocato Chicco Monteverde, difensore di Garrone. Il Pm ha concordato con il difensore.
Sempre ieri, invece, udienza tecnica del processo, iniziato il 19 settembre davanti alla seconda sezione del tribunale, a carico di Enrico Preziosi, patron del Genoa, accusato di falso in bilancio e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Nel corso dell’ udienza, infatti, si sono costituite le parti, il tribunale ha acquisito le prove ed è stato fatto un calendario dei testi da sentire. Il processo è stato rinviato al primo ottobre. Oltre a Preziosi sono imputati Giovanni Blondet, nel 2003-2004 direttore generale e ora vice presidente del Genoa,il Genoa Cricket & Football Club, Giorgio Lugaresi e Gabriele Valentini, rispettivamente presidente e segretario generale del Cesena, Franco Soldati e Pierpaolo Marino, rispettivamente presidente e ex direttore generale dell’Udinese. A difendere la società e i dirigenti del Genoa sono gli avvocati Romano Raimondo, Andrea Vernazza e Sandro Vaccaro.

Nel capo di imputazione viene ipotizzato che nel bilancio del Genoa del 2003 ci sia stato un intreccio fittizio di fatture per la compravendita di giocatori e di diritti con le società Cesena e Reggiana, e con l’ Udinese (nel 2004) con conseguente azzeramento dell’ Iva.

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