Roma

Prostituzione, aggressioni e proteste al mattatoio

Emilio Orlando

L’ultimo episodio risale a sabato notte: un transessuale brasiliano di 31 anni è stato aggredito in via Palmiro Togliatti, intorno all’una, da due extracomunitari che volevano rapinarlo. Il giovane si è salvato grazie all’intervento degli agenti del commissariato Prenestino ed è stato ricoverato al policlinico Casilino, dove ha subito un’operazione per una profonda ferita da taglio all’emitorace destro.
Lo scenario in piazzale Pino Pascali è sempre lo stesso: automobili in fila lungo i marciapiedi, ragazze in minigonna, spesso minorenni, transessuali in abiti succinti. Siamo nell’area antistante il mattatoio comunale, a ridosso di viale Palmiro Togliatti, tra Tor Sapienza e Centocelle. La situazione ormai ha raggiunto livelli di guardia sia per il numero di prostitute e transessuali che ogni sera popolano la zona, sia perchè da due anni, a pochi metri dal piazzale, dove prima c’erano solamente sfasciacarrozze e un campo nomadi, adesso è sorto un nuovo comprensorio di abitazioni, denominato «Case rosse», dove abitano centinaia di famiglie. Ogni giorno, infatti, dal tramonto del sole fino alle prime ore della mattina, lo spettacolo che i residenti sono costretti a sorbirsi è sconcertante: decine di transessuali sudamericani, ubriachi e alterati da qualche sostanza stupefacente, adescano gli automobilisti con grida, balli in mezzo alla strada e “lap dance” sui pali della luce. E ogni sera aumentano i potenziali clienti che accorrono al “mercato del sesso” di piazzale Pascali. «La situazione è ormai insostenibile - dice sconsolato un rappresentante del comitato di quartiere di Case rosse che vuole mantenere l’anonimato per paura di ritorsioni -, qui più che essere a Case Rosse sembra una piazza a luci rosse, a nulla valgono i divieti di transito per le ore notturne, l’area deve assolutamente essere bonificata, alcune volte è capitato di trovare i trans appartati con i clienti all’interno del giardino condominiale. Non ne possiamo più di schiamazzi, atti osceni e rumori molesti».

Da tempo gli abitanti chiedono un incontro col prefetto Achille Serra, al fine di poter adottare una strategia di contrasto per limitare il fenomeno che, nonostante gli sforzi di polizia e carabinieri della zona, sembra essere in costante aumento.

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