Mondo

Proteste a Parigi per una piazza dedicata a Wojtyla

Verdi e ultrà di sinistra manifestano contro la decisione del sindaco ps

Alberto Toscano

da Parigi

Il sagrato della cattedrale di Notre-Dame è uno dei luoghi preferiti da milioni di turisti, che adorano farsi fotografare di fronte al più celebre monumento parigino. Ieri, però, questo grande spiazzo al centro della capitale francese ha rischiato di trasformarsi in campo di battaglia tra polizia e manifestanti. Ci sono stati momenti di grande tensione e le forze dell'ordine hanno sequestrato alla piccola folla dei contestatori (qualche centinaio di persone: 200 secondo la prefettura e oltre il doppio secondo gli organizzatori) striscioni contro il sindaco socialista di Parigi, Bertrand Delanoë, e contro la Chiesa cattolica.
Tutto questo perché ieri si è svolta la cerimonia ufficiale che ribattezza «Piazza Giovanni Paolo II» quello che finora si chiamava «Sagrato di Notre-Dame». La decisione di consacrare allo scomparso pontefice uno dei luoghi più emblematici di Parigi è stata presa nei mesi scorsi dal consiglio comunale dopo un'aspra discussione tra i fedelissimi del sindaco Delanoë (sostenuto nell’occasione anche dal centrodestra) e alcuni membri della sua stessa maggioranza, composta da socialisti, comunisti, Verdi e altre forze minori della sinistra.
Ieri i Verdi sono tornati alla carica, manifestando insieme ai radicali di sinistra e all'organizzazione Act-up, impegnata nella lotta all'Aids. Sono stati urlati slogans come «Delanoë onora un assassino». Cartelli e striscioni accusavano lo scomparso pontefice di essere responsabile di «migliaia e migliaia di morti» a causa delle sue indicazioni contro l'uso del preservativo. Alcuni manifestanti urlavano slogan che accusavano Giovanni Paolo II di «genocidio».
Malgrado la gazzarra, Delanoë - che è un omosessuale dichiarato e che si è sempre impegnato personalmente nella lotta all'Aids - ha proceduto alla dedica della piazza a Giovanni Paolo II, da lui definito «un grande esponente del nostro tempo» e «un ostacolo contro tutte le derive integriste». Accanto al sindaco Delanoë c'era l'arcivescovo di Parigi, monsignor André Vingt-Trois, da sempre favorevole a questo omaggio della capitale al Papa.
Intervistato dai vari media francesi, il sindaco ha reagito con asprezza ai suoi contestatori, da lui accusati di intolleranza e di miopia politica. «Le nostre vie e le nostre piazze sono dedicate a uomini, che come tali possono aver commesso anche errori, ma ciò non ci impedisce di mettere in rilievo il significato storico preponderante della loro opera», è la tesi del primo cittadino di Parigi. Ma la polemica non si esaurisce perché i consiglieri comunali Verdi sono su tutte le furie per l'atteggiamento di fermezza delle dalle forze dell'ordine.

La battaglia tornerà forse in municipio, ma intanto il sagrato di Notre-Dame si chiama «Piazza Giovanni Paolo II».

Commenti