Ci riproviamo. La scorsa settimana pensavamo che la prova tv, questa sconosciuta, riuscisse a salvare Stovini, espulso immeritatamente da Orsato. Niente da fare. Il difensore è stato squalificato benché non avesse compiuto il fallo da ultimo uomo che gli era costato il rosso nei minuti conclusivi di Torino-Catania. Alla faccia di chi parla in un modo e razzola in un altro. Questa volta la prova tv dovrebbe servire (usiamo il condizionale, ci mancherebbe altro) per squalificare Vargas e Baptista: il peruviano ha mollato una gomitata a Obodo sul finire di Udinese-Fiorentina senza venire espulso dallarbitro Bergonzi; il brasiliano sè procurato il rigore del 3-2 in Roma-Lecce con una grossolana simulazione.
In tempi lontani le immagini servirono per punire chi si era reso autore di violenze gratuite e volgari furbate in area. Vediamo se questa volta il procuratore federale, troppo prudente o troppo disattento, riverserà qualche «frame» al giudice sportivo. In caso di squalifica Fiorentina e Roma, attese allo scontro diretto nellanticipo di sabato pomeriggio, perderebbero un uomo a testa. Niente di male. Ma il punto è un altro.
Se la Federcalcio ritiene di avvalersi della prova tv, deve liberarla da tutti i lacci e lacciuoli che ne condizionano luso e omologarne il regolamento a quello in vigore da tante altre parti. Dove la giustizia non fa paura.
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