Prove d’influenza finiscono a letto 15mila milanesi

Bambini e adulti già colpiti da gastroenteriti, raffreddori con febbre leggera e un mal di gola che persiste anche per 15 giorni

Marisa de Moliner

Quello di oggi si preannuncia come un rientro non indolore sui banchi di scuola. E non per la fatica di rituffarsi tra i libri ma per il rischio d’ammalarsi. I malanni di stagione salgono in cattedra. Sono parecchi, infatti, gli scolari che potrebbero rimanere contagiati dai virus di stagione. Gli stessi, adenovirus, rinovirus, coronavirus ed enterovirus che hanno già colpito molti milanesi. Almeno quindicimila. Questi quelli stimati dal professor Fabrizio Pregliasco dell’Istituto di virologia dell’Università degli Studi. Tutti bambini? «No - risponde il virologo - a starnutire, tossire e a soffrire di mal di gola e di gastroenterite sono i milanesi di tutte le età. Anche se i bambini sono più a rischio a causa del loro apparato respiratorio delicato. Non a caso sono il veicolo preferito dei virus parainfluenzali e di quello vero». Da oggi, quindi, nelle aule delle scuole materne, elementari e medie il numero dei quindicimila parainfluenzati è destinato ad aumentare. Se nei prossimi giorni qualche bambino accuserà mal di pancia non sarà una scusa per non andare a scuola. Non sarà una bugia ma la verità. Colpa della gastroenterite, dovuta agli enterovirus, che provoca dissenteria, un disturbo molto fastidioso ma che non dura a lungo. Precisa Fabrizio Pregliasco: «In genere si risolve in un giorno con l’assunzione di antidiarroici». Quanto durano, invece, febbre, tosse e raffreddore? «Qualche giorno - risponde il virologo della Statale - tre o quattro, per la precisione. I tre virus, adenovirus, rinovirus e coronavirus, sono più rapidi di quelli dell’influenza vera e propria. Durano meno e hanno una febbre più bassa». Se nel caso della gastroenterite ce la si cava in ventiquattr’ore o poco più, e in quello di tosse e raffeddore nel giro di tre o quattro giorni, non succede altrettanto con il mal di gola. Lo sanno bene molti nostri concittadini come si può costatare girando per Milano. Basta vedere, per esempio, le tante signore e signorine che s’incontrano vestite leggerissime ma con foulard al collo. Un tentativo di proteggere la gola quand’ormai s’è ammalata. Ma quanto dura questo disturbo? «Circa una quindicina di giorni» è la risposta del professor Pregliasco. Gli sfortunati che lamentano questo disturbo o tutti gli altri causati dagli adenovirus, coronavirus, rinovirus ed enterovirus non credano, essendosi ammalati ora, d’evitare l’influenza. I virus, quelli in circolazione in questi giorni, non escludono quelli influenzali, anzi li facilitano. La responsabilità è delle sovrinfezioni batteriche che riducono le difese immunitarie. Se l’influenza è agevolata dai virus di stagione, questi a loro volta sono agevolati dagli sbalzi di stagione. Contro i quali non rimane che vestirsi a strati.

«Il rimedio contro l’influenza è il vaccino. Un rimedio quanto mai indicato quest’autunno, da ottobre in poi, perché l’ondata influenzale si prevede intensa, conseguenza - ha concluso Pregliasco - dell’influenza del 2005, la più blanda degli ultimi sei anni».

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