DüsseldorfDopo la lunga marcia di Genova, che ha conquistato negli anni la leadership mondiale, quella di Düsseldorf è indubbiamente la seconda rassegna nautica dEuropa.
Qualcuno, associando le barche al mare, storcerà il naso. In realtà questo disagio lo avvertono soprattutto gli operatori, per via degli elevati costi di trasporto. Nata come villaggio di pescatori fluviali, infatti, la città tedesca si adagia lungo le due rive del Reno.
Domani chiuderà i battenti ledizione numero 42 del «Boot Düsseldorf», evento molto atteso anche dalla nautica italiana, presente con 95 imprese: 55 con propri stand e altre 40 ospiti dello stand istituzionale di Ucina, riunite in una vera e propria «collettiva» guidata dal presidente Anton Francesco Albertoni e dal direttore generale Marina Stella.
In attesa che il «circus» faccia rotta su Miami, è già tempo di bilanci, a cominciare dal direttore del «Boot» tedesco, Jungmichel Goetz-Ulf.
«Levoluzione - dice al Giornale - continua. Non più fiera tecnica, ma evento di cultura nautica globale. Questo ci ha consentito di attrarre più visitatori, oltre 250mila (+5% sul 2010, ndr) e anche espositori con un 3% di spazi venduti in più rispetto allanno scorso. Cannes e Genova sono avvantaggiate, noi non abbiamo il mare... Ci rendiamo conto che i costi di trasporto delle imbarcazioni e di allestimento degli stand sono troppo alti, ma sono convinto che per contenere i costi serve il contributo degli espositori. Pianificando, ad esempio, la loro partecipazione. Ma non è semplice perché i cantieri cominciano a lavorare in novembre e, tenendo conto delle festività natalizie, di tempo ne resta ben poco».
GRUPPO AZIMUT-BENETTI
«Düsseldorf - dice Giovanna Vitelli, responsabile degli affari legali del gruppo e vicepresidente Ucina - fotografa fedelmente il mercato nautico europeo: i segnali di ripresa ci sono, soprattutto se ci si confronta con il 2010. Tuttavia si procede a rilento e senza particolare effervescenza. La maggiore attenzione dei visitatori si concentra sulle novità di prodotto. Azimut Magellano 50, ad esempio, è stato tra le barche più visitate, grazie anche al premio European Motorboat of the Year. Si tratta di una barca pressoché unica nel suo genere, progettata allinsegna della navigazione ecosostenibile e dal prezzo interessante. Poi Atlantis 44. È la barca perfetta per il mercato tedesco: agile, sportiva ma fruibile. Più in generale abbiamo notato la presenza di molti visitatori stranieri, provenienti da tutta Europa ma anche dalla Russia».
FERRETTIGROUP
Sono sei i gioielli della maison di Forlì esposti nel padiglione 6 del «Boot Düsselforf»: Aquariva Gucci, Rivarama, Ferretti 500, Pershing 50.1, Itama Forty e Mochi Craft Dolphin 54. «Abbiamo fatto investimenti importanti per essere presenti qui - dice Lamberto Tacoli (gruppo Ferretti e vicepresidente di Ucina-Confindustria Nautica) - Siamo convinti che larea del Nord Europa porterà qualcosa di buono. Gli spazi vuoti? Lho detto e lo ripeto: si tratta di una selezione naturale. Passata la grande euforia, bisogna investire e lavorare. Non vedo altre ricette possibili. Si può fare altrettanto bene, e meglio, anche con budget meno importanti».
SANLORENZO
«Il salone di Düsseldorf, per molto tempo fondamentale per i contatti con i mercati centro-nord europei - dice il presidente Massimo Perotti - ha perso smalto negli ultimi anni e si è ridotto per dimensioni e per volumi di trattative. Tuttavia Sanlorenzo, grazie alla presenza di due uffici in Germania (Sl Hamburg e Sl Münich, ndr), continua a partecipare, tenendo conto che la Germania rimane il primo Pil europeo ed è tornata a essere la locomotiva delleconomia Ue. Questanno abbiamo esposto il nostro Sl 62, lentry level della gamma di motoryacht plananti in vetroresina prodotti ad Ameglia. La scelta si è rivelata vincente: già al primo week end, infatti, abbiamo venduto proprio la barca esposta. Ma a conferma che il mercato in generale viaggia a due velocità - lento in Europa e più veloce nei paesi emergenti - cè il nuovo armatore che arriva dalla Turchia, un Paese che dimostra grande attenzione al nostro settore».
ABSOLUTE
Il cantiere di Podenzano (Pc) ha portato a Düsseldorf due modelli fly: il 50 e il 43. Dice Patrizia Gobbi, general manager dei cantieri piacentini: «Qui, fino a due anni fa cerano i cantieri, oggi ci sono i dealer perché i costi diventano insostenibili. Il mercato? Ci sono i presupposti per la ripartenza, ci sono buoni contatti, ma è difficile fare previsioni. Stiamo rinnovando la gamma, abbiamo investito su un fly più grande che sarà varato nel 2012. Se avremo lo stesso fatturato dello scorso esercizio sarà grazie allexport. Credo che la nautica italiana si appresti ad affrontare un altro anno duro. Le cito solo un esempio di terrorismo fiscale: entro maggio per le aziende ci saranno nuovi adempimenti fiscali. Io vorrei lavorare nella mia azienda, non trascorrere il mio tempo nello studio del commercialista...».
ARCADIA
Maurizio Baldoni, direttore marketing del cantiere di Torre Annunziata (Na) fondato nel 2008 è alla sua seconda esperienza tedesca: «Düsseldorf - dice - ci porta fortuna. Lanno scorso vendemmo un Solar 85 il primo giorno di fiera, una commessa da circa 4 milioni. Noi facciamo barche dai 28 ai 45 metri. Ne abbiamo in costruzione cinque: tre da 85 e due da 115. Il vero problema, tuttavia, non è vendere una barca, ma trovarsene una in permuta, cioè sul gobbo».
BESENZONI
Lo stand dellazienda di Sarnico è tra i più affollati. Il marchio Besenzoni continua a mietere consensi in tutto il mondo. «I nostri prodotti - dice Lars Wittig, sales area manager - sono appetibili soprattutto dai grandi costruttori, ma anche da clienti isolati che chiedono consigli sulle nostre novità, tipo la passerella in carbonio che affascina molto i velisti, o la porta magica che si apre sul mare. Siamo molto soddisfatti anche dalla collaborazione con Sunseeker, mentre sta dando ottimi risultati il mercato turco».
FORESTI & SUARDI
Nel 2011 ricorre il 50° della fondazione dellazienda di Predore (Bg), specializzata in accessori nautici darredamento e industriali. Nata come «Fonderia Metalli», oggi lazienda esporta in 80 Paesi: 40% per il mercato interno, 40% in Europa e 20% nel resto del mondo. «In ordine di importanza - dice Luciano Paissoni - il nostro riferimento rimane Genova.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.