«Un punto che non mi soddisfa Ma ora ne bastano solo 3»

«Non è un risultato che mi piace però adesso mancano cinque punti per vincere il Campionato con due partite in casa e una fuori casa da giocare». Punti che in serata diventeranno soltanto 3. Josè Mourinho è sincero, non maschera la delusione per il pareggio di Verona, ma il tecnico portoghese i calcoli li sa fare e confessa di non appassionarsi ai numeri «da lotteria», ma «quasi sempre - fa notare - quello che dico io succede: chissà che non accada quello che ho pronosticato, cioè che lo scudetto lo vinciamo nella partita in casa con il Siena».
Sul 2-2 con il Chievo, Mourinho sottolinea che è un risultato che non lo soddisfa «ma che si deve accettare». Prima di dirlo però fa una smorfia accentuata, con la bocca, e ricorda che «l’Inter ha fatto di più, ha avuto di più l’iniziativa. Il Chievo ha fatto bene la sua partita, ma è stato un po’ fortunato: con due tiri ha fatto due gol».
Qualcosa in effetti nell’Inter, soprattutto dietro, non ha funzionato: «quando si segnano due gol fuori casa e si gioca una partita senza grosse difficoltà dovrebbe essere sufficiente per vincere. Invece abbiamo commesso due errori in fase difensiva». Il tecnico portoghese ribadisce che lo scudetto «è sotto il controllo dell’Inter», ma sa che il Siena non regalerà niente domenica sera.

«Mi aspetto - dice - che il Siena faccia la sua partita, onesta, e non credo che penserà che è più importante per l’Inter...». Infine il gol di Balotelli. I cronisti gli chiedono se anche per lui sia stato un gol bellissimo: «È un gol per un punto - dice strizzando l’occhio - e non mi piace».

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