Variopinto come al solito il quadro delle prime teatrali previste per questa settimana. Nel solco della tradizione si collocano sia il brechtiano Vita di Galilei allArgentina (si veda qui il pezzo a fianco), sia il defilippiano Storia strana su una terrazza napoletana in cartellone al Quirino da questa sera. Di quale De Filippo si tratta? Di Luigi, figlio di Peppino nonché nipote di Eduardo, che in questa festosa commedia di genere, scritta più di ventanni fa e portata in scena la prima volta nel 73 insieme proprio al padre, mette in opera (anche a livello registico) i meccanismi della comicità partenopea al fine di ritrarre una famiglia medio-borghese (madre, padre, figlia, genero, domestica e cane) proprietaria di un bellappartamento con affaccio sul golfo, allinterno della quale la stravaganza regna sovrana. Sarà, infatti, linnocente bestiola a sdoganare fatti (e misfatti) dei padroni. E la matassa della situazione sarà talmente ingarbugliata da non far intravedere alcuna possibilità di dipanamento. Fino, naturalmente, alla sorpresa dellepilogo. Di tuttaltro genere i titoli in programma in alcune sale più piccole, deputate da sempre ad accogliere il nuovo e la ricerca. Vocazione confermata in pieno, per esempio, dalla programmazione di India: sono iniziate ieri le repliche di un Riccardo III di Shakespeare (lo firma Luigi Saravo) dove il malvagio sovrano deforme assurge a simbolo dei mali del mondo e della ferocia che sotto diverse spoglie serpeggia tra gli uomini. Debutta invece domani un lavoro senza dubbio accattivante quale è Lodore assordante del bianco di Stefano Massini (qui anche regista). In questa pièce ci imbattiamo in una scrittura colta e «labirintica» che indaga la follia di Vincet Van Gogh - internato nel manicomio di Sain-Paul-de-Manson - e il calvario di un pittore alle prese con il confine ambiguo tra lucidità e visione o forse, ancor meglio, con il mistero profondo della creazione artistica. Affonda le sue radici nella Storia pure il bel testo di Francesca Zinni Tango, più volte visto a Roma in passato e di scena allArgot da questa sera. Siamo nellArgentina dei desaparecidos e, attraverso due figure antitetiche ma complementari (affidate a Crescenza Guarnieri e Rolando Ravello), lautrice restituisce un quadro di umanità offesa e dolente.
Arriva invece dalla Francia Anche io, Je suis Chaterine Deneuve di Pierre Notte, lavoro molto apprezzato in patria che Reza Keradman (da questa sera alla Sala Uno): al centro della vicenda uno strambo quadretto famigliare in piena crisi di identità. Spinge il pedale del grottesco pure Leducazione parlamentare da questa sera al Belli diretta da Carlo Emilio Lerici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.