Qualcuno spieghi a Cosentino che «Il Padrino» non è fiction

Qualcuno dica a Nicola Cosentino (nella foto) di aggiornare al più presto la propria pagina di Facebook. Nelle informazioni personali sul social network, infatti, l’ex sottosegretario all’Economia ha scritto che tra i suoi film preferiti c’è Il Padrino, la saga criminale di don Vito Corleone diretta da Francis Ford Coppola. Niente di male, per carità, se non fosse per il piccolo particolare che sulla testa del coordinatore regionale del Pdl in Campania pendono ben due richieste di custodia cautelare in carcere da parte della procura antimafia di Napoli che lo accusa di essere in stretto contatto con il temuto gruppo camorristico dei Casalesi.

La Giunta per le autorizzazioni della Camera dei deputati si riunirà agli inizi di gennaio per votare e decidere sulla richiesta d’arresto, poi la parola passerà all’Aula per la decisione definitiva. Va molto meglio con le altre pellicole: Il Gladiatore di Russell Crowe e Braveheart di Mel Gibson. Kolossal made in Usa. Non a caso Cosentino è conosciuto come «Nick ’o mericano».

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