«Non vedo la Betta, in spiaggia. A questora di solito cè».
«Sarà andata su al Moccolo, visto il tempo incerto».
«Ho controllato anche con la 27. Non è nemmeno al Moccolo».
«Guarda che la 27 è stata ri-orientata ieri, e del Moccolo, in effetti, non si vede molto».
«Fammi controllare un attimo... Hai ragione. Be, adesso la chiamo. Ha promesso tre bottiglie come si deve, per questa sera».
«Allora, è confermato per le nove?».
«Sì, alle nove qui».
«Paolo porta i muscoli?».
«Certo. Muscoli e verdura».
«Ok. A stasera».
«Ciao».
*** *** ***
«Betta?».
«Ehi Ludo!!! Dove sei? Ti ho chiamato un minuto fa».
«Stavo parlando con Marco. Ti ho cercato sulla 16 e sulla 27 ma non tho visto...».
«Sono al Moccolo. Non mi vedi perché la 27 lhanno ri-orientata proprio ieri».
«Infatti, Marco me lha detto. Allora alle nove, mi raccomando».
«Sì sì sì. Porto il vino eh?».
«Bene, bene. Un bacio».
*** *** ***
Noi, a Valmarina, bellissimo borgo marinaro del Levante ligure, facciamo tutto alla luce del sole, non abbiamo nulla da nascondere (anche volendo, come potremmo?). E quando il sole non cè, per esempio di notte, provvedono i fari, a illuminare la nostra vita, 24 ore su 24. Noi siamo infatti il reality elevato allennesima potenza, siamo il Gf, Lisola e La fattoria messi insieme. Solo che pure noi, come fossimo telespettatori, possiamo spiarci a vicenda, essendo dotati, nelle nostre camerette singole (altra innovazione importante e graditissima, oltre al benedetto cellulare), di un computer collegato alle 100 telecamere che ci fanno da angeli custodi.
Dall1 maggio al 30 settembre ci pagano per fare vacanza. Saremo il programma clou di una prossima stagione televisiva. Non so ancora dirvi quando e su quale canale, ma vi assicuro che ci vedrete in milioni. E vi divertirete molto, anche più del solito.
Chi scrive è stato autorizzato dalla Tuvitrot, la casa di produzione, ad anticipare queste brevi note (la scansione settimanale che propongo è un artificio, diciamo così... scenografico) a mo di trailer, per darvi un assaggio dello spettacolo. Terminata questa esposizione, la invierò allufficio stampa, dove verrà attentamente vagliata, se del caso anche modificata e migliorata. Poi lufficio stampa provvederà a inoltrarla a tutti i media dItalia i quali, potete scommetterci, le daranno ampio risalto.
LUNEDÌ. Oggi, come ogni lunedì, siamo tutti riuniti sul piazzale della chiesa. È la serata delle nomination. Roberto ne prende 4, Giada 2 e Francesco 1. Uno di loro lunedì prossimo tornerà a casa. Roberto fa una scenata prendendosela con la Manu, la conduttrice del programma, accusandola, non si capisce come né perché, di fargli la guerra. Ma cè da dire che se le merita, tutte quelle nomination (compresa la mia, lo confesso).
In settimana Roberto ha lavorato poco e male, totalizzando 3 chili di pesce invece dei 10 che si era impegnato a pescare. Poi cè stato quel violento litigio con Luca a proposito di Giada la quale, come suo solito, fa la civetta un po con luno e un po con laltro. Inoltre, ben tre telecamere lhanno pizzicato mentre rubava un pacchetto di sigarette dallo zaino di Francesco, il custode delle provviste di turno. Insomma, se non sbattono fuori lui non sbattono fuori più nessuno...
MARTEDÌ. La prova più impegnativa della settimana è stata la caccia al tesoro. Non troppo originale, ma molto gustosa, non cè che dire. Si trattava di scovare un vasetto di pesto nascosto chissà dove.
Ora, voi capite che i vasetti di pesto, in un paesino ligure non sono quel che si dice una rarità. Ma gli autori hanno avuto un colpo di genio, anzi due. Non solo hanno nascosto il «tesoro», segnalato da unetichetta con su scritto «Hai vinto», sotto il materasso di Diana, la ragazza più bella del gruppo, ma hanno anche voluto che la «caccia» avvenisse da mezzanotte alle 4 di mattina. Corrado sospetta che la scelta del materasso di Diana sia stata strumentale per mettere un po di pepe sul programma.
Altro che pepe! È finita con Orazio che, una volta scovato il prezioso vasetto, ha... festeggiato, diciamo così, con la titolare del letto, sul medesimo, dalle 2 alle 9 di mattina. Quindi, oltre alla beffa, per tutti noi ometti della compagnia anche il danno: avendo vinto la prova, Orazio sarà immune da nomination per un mese.
MERCOLEDÌ. Gita in barca. Poteva mancare? Certo che no. Per loccasione è stato affittato un traghetto da cento posti, sul quale noi 20 (non avevo ancora detto quanti siamo, a partecipare al programma) stavamo comodissimi. Ovviamente, cinque telecamere ci hanno seguito fino a Genova e ritorno. E hanno ripreso tutto, compreso il vomito di quattro o cinque che soffrono il mal di mare. Ci saranno dei primi piani. Anche di Georg e Andrea, gay dichiarati, che a un certo punto si sono ritirati in coperta.
Mi sembrava di essere finito in una specie di rifacimento di Qualcuno volò sul nido del cuculo. Avete presente la sequenza di quando i «picchiatelli», come li chiama Nicholson-McMurphy, rubano il peschereccio?
GIOVEDÌ. Avevo bisogno di un po di riposo, dopo tre settimane molto intense. Perciò ho scelto di andarmene in isolamento alle «Bianche». Ho potuto portarmi soltanto venti litri dacqua che dovranno bastarmi per otto giorni, la canna da pesca con tre lenze armate, un cappello di paglia, due accendini Bic e il telefono, da usare esclusivamente in caso di emergenza. Sarò sorvegliato da tre telecamere e dormirò in una casupola. La prendo come una vacanza nella vacanza.
«Ludo - mi ha detto Martina mentre salivo sulla canoa diretto a quello spiaggione accessibile soltanto via mare -, magari quando torni non mi trovi più». Non è stato granché, come incoraggiamento, ma me la sono cercata. Ho voluto la canoa? E adesso remo.
VENERDÌ. Sono rientrato dalle «Bianche» e, come temevo, Martina non cera più. Sè inventata dessere incinta di me, pur di piantarmi. Pare che la scena madre di lunedì scorso abbia commosso tutto il paese, accorso in massa sul piazzale della chiesa. Bella trovata, non vi pare? Le donne sanno sempre come cavarsela.
E, questa sera, giù al porticciolo, ci sarà lelezione di Miss Valmarina, con trenta concorrenti. Naturalmente, Diana è tra le favorite, ma parteciperanno anche ragazze locali e alcune statunitensi molto, molto disinibite. La giuria sarà composta da cento residenti di Valmarina, sindaco, assessori e carabinieri compresi. Se vincerà una delle nostre, avremo un buono di mille euro da spendere per generi di prima o seconda necessità. Per quanto mi riguarda, mi accontenterei di una decina di sigari toscani.
SABATO. Partita di calcio. Noi, con laggiunta di don Filippo, il parroco di Valmarina, arruolato come portiere, contro una rappresentativa locale. Abbiamo perso 6-3. Per forza, avevamo contro, oltre che tutti i tifosi, anche larbitro, il signor Fucilli di Pisa, noto bestemmiatore e libertino, che godeva come un matto a ogni gol caduto sul groppone del povero prete. Il quale, tutto sommato, è stato il migliore in campo, parando persino un rigore a Germano, titolare del bar omonimo.
Ho i piedi in fiamme per le vesciche. E Martina da quando sè autoesclusa non mi ha ancora telefonato.
DOMENICA. Burrasca. Sta già finendo lestate?
«Ludo», mi fa Diana uscendo da messa «ma a te interessa vincere?».
«Vincere? Diciamo che se non vincessi non ci farei una malattia. Cinque mesi di vacanza gratis sono già qualcosa...».
«A me, invece, non me ne frega proprio niente. Sono stati i miei a spingermi a partecipare. Ma io voglio soltanto finire luniversità. E poi preferisco la montagna». Apre lombrello e guarda lontano lontano, verso lorizzonte che si scioglie nel mare.
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