Quando il diamante conquista il nostro tempo

Individuare le attuali linee guida dell'orologio femminile, oggi, non è agevole, in considerazione di un'inarrestabile processo in atto che vede la misura unisex incontrare sempre di più le esigenze del gentil sesso. Ciò nonostante, le Maison continuano a prevedere, nell'ambito delle loro collezioni, delle serie specificamente studiate per la donna e, indiscutibilmente, tranne poche eccezioni, il dato generale comune è la cassa di forma, principalmente rettangolare o tonneau, con l'evidenziazione estetica dei brancards laterali a offrirsi per la finitura preziosa. In effetti, il risalto alla inevitabile incastonatura con pietre preziose, utilizzando lo schema suddetto, viene assai evidenziato, rendendo protagonista assoluta l'opera del gioielliere rispetto a quella, più nascosta e discreta, dell'orologiaio.
Ciò non toglie la cura e l'attenzione per la leggibilità dei quadranti, come ad esempio, nel Girard-Perregaux Richeville Joaillerie, o per il comfort al polso, ben interpretato nel Baume & Mercier Diamant operando sugli spessori e dando dinamicità alla carrure. In un simile contesto non possono mancare evergreen come la struttura manchette, adorata dalle signora e che trova, oggi, in Maison come Cartier per l'haut de gamme e Rado per l'area tecnologica, esempi notevoli, rispettivamente, con il recente Tankissime e con la linea Sintra.

Le escursioni nel design si limitano all'esplorazione della forma a croce, definita con originalità da Roger Dubuis e da Van Cleef & Arpels, mentre la meccanica raffinata fa capolino nell'orologio femminile, oltre che nel succitato esemplare unisex anche in pregiati modelli quali il Cat's Eye, sempre di Girard-Perregaux e il Grande Reverso 101, dotato del celeberrimo calibro manuale più piccolo al mondo.

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