Sport

A quando il gioco a distanza?

Filippo Grassia

Totocalcio è vivo. I dati dell’ultimo week-end confermano che la schedina sulle partite di pallone, nonostante i 60 anni suonati, ha ancora un presente e chissà un futuro ancora interessante. L’incasso dei concorsi di sabato e domenica (comprensivi del gioco raccolto su Totocalcio, Il9 e Totogol) assomma a quasi 5 milioni di euro con un notevole incremento rispetto al recente passato. In positivo tutti i segni percentuali riferiti agli analoghi concorsi della settimana precedente. Il rodaggio, dovuto alla pausa estiva del campionato, non ha arrugginito il meccanismo. In particolare il Totocalcio, dopo aver fatto registrare un aumento del 19% con la schedina di sabato, ha effettuato un balzo di oltre il 33% nel concorso domenicale. Bene anche Il9 (+14,5% e +16,5%) e il Totogol (+6,5% e 16,5%). A sua volta il Big Match, la scommessa a totalizzatore, ha raccolto fra sabato e domenica più di 415 mila con un incremento medio del 30% rispetto all’altra settimana. Una boccata d’ossigeno in attesa di capire cosa riserva il futuro al Totocalcio e ai suoi nipotini che non rappresentano più da tempo l’appuntamento fisso di chi si reca in ricevitoria per tentare la fortuna. È vero che la concorrenza dei giochi extrasportivi è spietata e che il pubblico è attratto dalle scommesse a quota fissa, ma è altrettanto vero che il meccanismo dei concorsi pronostici, passati dal Coni all’Aams, è arrugginito e risponde solo parzialmente alle esigenze dei giocatori.
Bisogna cambiare qualcosa, ma come? Una idea arriva dalle scommesse sportive dove il gioco a distanza, cioè quello effettuato in via telematica, aumenta di mese in mese e si attesta sul 30% del globale. Vale a dire che quasi una giocata su tre non arriva dalle ricevitorie, ma da un computer sistemato a casa, in ufficio o nelle ricevitorie. Di questa novità i concorsi pronostici non hanno minimamente beneficiato: o vai in ricevitoria oppure non puoi giocate al Totocalcio e al Totogol. E’ un limite. Ne converranno anche i Monopoli dello Stato che, un giorno sì e uno pure, si dannano l’anima per rilanciare le schedine sul calcio. Il palinsesto è da rivedere e il regolamento da rinfrescare, ma è anche da valutare la possibilità di giocare le schedine a distanza via computer con lo stesso sistema di “conto gioco” che permette di effettuare le scommesse sportive facendo riferimento a una ricevitoria sul territorio. La tecnologia è pronto. Varrebbe la pena di imboccare questa strada prima di recitare il “de profundis” al Totocalcio che ha perso quota nell’immaginario collettivo per la concorrenza di altri giochi: da una parte c’è il SuperEnalotto che fa sognare vincite milionarie, di quelle che davvero possono cambiare la vita, dall’altro ci sono le scommesse a quota fissa che regalano ai più competenti e fortunati vincite popolari. In entrambi i casi il Totocalcio è rimasto al palo, ma è ancora vivo e vegeto come raccontano i dati di questa settimana.
In crescita costante anche il SuperEnalotto con un incremento di oltre il 6% sul gioco tradizionale e di quasi il 4% sull’opzione SuperStar. Passo in avanti anche per il Totip (+7,8%), ma si tratta di briciole, in attesa della nuova scheda che per motivi inspiegabili non riesce a decollare con perdite colossali per l’ippica, l’erario e il provider. Positivi anche i segnali dalle scommesse ippiche, ad eccezione del Quintè. Da record la raccolta delle scommesse sportive ad agosto (113,3 milioni) con un aumento di 31 milioni (+ 35%) rispetto al corrispondente mese del 2005.

In aumento gioco a distanza e “live”.

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