Quando si viaggia in auto ci vuole la «guida» giusta

da Milano

È vero: i «navigatori» installati di serie, i sistemi acquistati in aftermarket e i Gps portatili da piazzare sopra la plancia sono sempre più affidabili, precisi e ricchi di informazioni. Chi cerca un locale o un albergo non ha problemi. Ma il passo successivo, ossia scegliere il migliore della zona o della città in cui si sta guidando, è ancora appannaggio delle guide cartacee che soprattutto per quanto riguarda la parte culinaria, restano diffuse e attese dai gourmet ma anche da chi viaggia per lavoro. Sono quelli che la tengono in auto, pronta a ogni evenienza.
Al di là del formato, più o meno pratico, è questione di esigenze. Per esempio, nessun dubbio che la Guida de l’Espresso (formato cm 14x23,5-2.800 locali) sia ormai la più considerata dagli appassionati per le sue recensioni: alle tavole su scala interregionale aggiunge una cartografia regionale e una più dettagliata dei capoluoghi di regione con il posizionamento dei locali segnalati. Quella del Gambero Rosso (cm 13,5x23,5-1.931 locali) ha da quest’anno una carta, ben fatta, per ogni regione.
La Guida Oro «I ristoranti di Veronelli» (cm 14,5x19,5) oltre ad allargare l’orizzonte a qualche zona confinante (Ticino, Engadina, Istria, Slovenia e Tirolo), vanta una serie di cartine finali e segnala l’uscita autostradale più vicina per gli oltre 2.100 locali recensiti.
Per chi, invece, va a caccia di posti economici c’è Osterie d’Italia (cm 12,5x22-1.700 locali): ma senza una buona cartina o un navigatore, è dura trovare le buone «soste» indicate da Slow Food. Sin qui le guide che si limitano al cibo.
Con la «Rossa» Michelin entrano in gioco gli alberghi: 4.300 di ogni livello che si uniscono a 460 agriturismi e bed & breakfast più 2.400 ristoranti, da quelli «stellati» ai più economici. E se la parte culinaria continua a essere soggetta a critiche e dubbi, è indiscutibile la sua funzionalità: il formato (cm 11,5x19,5), le 140 piante di città, gli indici, la mini-scheda di tutte le località, le distanze chilometriche, i numeri telefonici per avere informazioni sono utilissimi a chi viaggia spesso. Sempre più attenta alle esigenze dei viaggiatori è anche la Guida d’Italia Bmw, giunta alla 16ª edizione: negli ultimi anni è decisamente cresciuta sul fronte gastronomico, servendosi dei giudizi di Gambero Rosso, Espresso e Michelin, è diventata una «summa» del meglio: così sono nati i Top 9 delle Guide e i Top 10 della Guida Bmw dove è stato premiato Perbellini di Isola Rizza (Verona) come ristorante dell’anno. Ma il volume firmato dalla casa bavarese (cm 14,5x21) ha il pregio di essere anche molto ricco di informazioni. Al di là delle incisive recensioni di 1.845 alberghi, 1.240 ristoranti e 22 porti turistici (non a caso, Bmw ha realizzato quest’anno anche il primo Portolano gastronomico), le località sono presentate in poche righe e per le principali non mancano indicazioni per lo shopping goloso.

Ottima idea: niente di meglio che rientrare a casa o in ufficio con un buon ricordo, anche concreto.

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