Quando il tavolo «pubblico-privato» funziona

I risultati del progetto di Pirelli nella città brasiliana di Campinas. Le soluzioni di trasporto

L'incontro tra pubblico e privato, tra i governi di una città o di una regione, che non sempre conoscono i bisogni dei propri cittadini, e un gruppo industriale, che può mettere a disposizione il suo patrimonio di conoscenze e competenze, può fare molto per dare vita a una mobilità sostenibile. Da qui parte il Progetto realizzato da Pirelli nella città brasiliana di Campinas (dove il Gruppo italiano ha uno stabilimento) presentato a Milano in occasione del recente «Salone della responsabilità sociale di impresa (internazionalmente identificata con la sigla Csr) e dell'innovazione sociale». «Al Salone abbiamo presentato la nostra esperienza a Campinas dove è stata promossa una riscrittura del piano di mobilità sostenibile ha spiegato Lorenzo Cella, della Divisione Sostenibilità e Governo dei Rischi del Gruppo Pirelli : in tre anni siamo riusciti, attraverso la comunità locale e la pubblica autorità a incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici e della mobilità attiva come le biciclette».

Fenomeno che non è tipico solo di Campinas, ma di gran parte di città e metropoli, da Amburgo a Chengdu, da Bangkok a Lisbona, è la mancanza di dialogo tra i tanti soggetti che a livello locale sono sulla carta competenti per intervenire sulla mobilità. «Abbiamo messo per la prima volta intorno a un tavolo comune i vari assessorati e presentato i risultati dei sondaggi svolti tra la popolazione ha continuato Carella e li abbiamo quindi portati a discutere collegialmente su come avere una visione integrata sulla mobilità, un confronto dal quale sono scaturiti lo sviluppo delle corsie preferenziali, l'espansione delle piste ciclabili e una maggiore inclusione delle persone diversamente abili attraverso un miglioramento della qualità di marciapiedi e pavimentazioni».

Ascoltare i cittadini interpellati attraverso i sondaggi, registrare i loro bisogni reali, mettere insieme intorno a un tavolo i tanti, spesso troppi, soggetti che hanno una competenza parziale sul problema della mobilità sono i punti partenza per renderla realmente sostenibile. Per Pirelli non si tratta di niente di rivoluzionario, perché la sua partecipazione attiva nello sviluppo di una mobilità più sostenibile si inserisce tra le iniziative di responsabilità sociale che caratterizzano l'azienda fin dalla sua nascita avvenuta oltre 140 anni fa. Da subito, infatti, Pirelli ha perseguito un modello di sviluppo orientato a una crescita sostenibile e responsabile, ed è un impegno che porta avanti quotidianamente, senza interruzioni, tanto che ciò che è stato realizzato nella città brasiliana verrà riproposto in altre città. Pirelli, inoltre, è l'unica azienda italiana, insieme a società straniere della filiera automotive, a partecipare al «Sustainable Mobility Project 2.0» condotto dal World Business Council for Sustainable Development che, oltre a Campinas, ha già coinvolto altre città. Le nuove metodologie introdotte da Pirelli per la valutazione delle performance di mobilità cittadina hanno recentemente ricevuto il supporto della Commissione Ue.

Parallelamente l'azienda italiana ha indicato soluzioni di trasporto che consentano di affrontare i cambiamenti demografici che da oggi al 2050 porteranno la popolazione mondiale dagli attuali 7 miliardi a 9,1 miliardi e a una crescente concentrazione della popolazione nelle aree urbane.

PEv

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