Ma quanti presidenti dura una regina?

Non è Alfonso il Conquistatore, Carlo il Temerario o Riccardo Cuor di Leone. Semmai Guglielmo il Bamboccione, un re del tempo che ci tocca. «Nonna, prenditela comoda...» racconta di aver suggerito amorevole alla regina Elisabetta il principino William. Nell'intervista esclusiva concessa a Robert Hardman per il libro «Our Queen» pubblicato a puntate sul Daily mail, il nuovo duca di Cambridge, secondo in linea di successione, confessa di aver confidato alla mamma di suo papà di non sentirsi pronto per il ruolo di monarca, anzi vorrebbe continuare la carriera militare nella Raf, godersi la vita, pensare alla moglie, frequentare gli amici, come tutti, finché sarà possibile: «É prima di tutto mia nonna e poi la regina, come mi dice sempre lei. É una donna incredibile, ho ancora tanto da imparare» fa il furbetto per prendere tempo. Ma prima o poi dovrà decidersi: «Preferisco non pensarci anche se è difficile. Spero di poter rinviare fino a che non sarò più vecchio». Speriamo non quanto sua padre che è ancora lì che aspetta. Nonna insomma dovrà fare i sacrifici ancora per un po’. «Cerchiamo tutti di convincerla a passare la mano per certe cose, ad affidare ad altri alcuni appuntamenti e qualche responsabilità, ma lei non ne vuole per nulla sapere».
Nonna Elisabetta però è comprensiva con il nipotino. Che svela un retroscena sul suo matrimonio con Kate. Sua Maestà lo autorizzò, alla faccia del protocollo, a stracciare la prima lista ufficiale degli ospiti e a farne una tutta sua. E pazienza per i custodi del cerimoniale. Perchè William, giura, scoprì all’ultimo una cerimonia con centinaia di dignitari stranieri organizzata per lui e Kate dal cerimoniale di corte. E la cosa non gli piacque per niente: «Vado alla prima riunione organizzativa delle nozze e mi consegnano questa lista ufficiale con 777 nomi fra dignitari, governatori, ogni genere di persona, e soprattutto non una persona che io conosca». «Mi dicono: ecco l’elenco dei suoi invitati. Li ho guardati con un’espressione di terrore assoluto e ho risposto: penso proprio che dovremmo rivedere la cosa». Chiamò la nonna. E lei: «Inizia dai tuoi amici e poi vediamo. Butta pure via la lista».

Sul vestito invece niente discussioni: «Volevo decidere io ma lei mi ha ordinato di mettere la divisa della Guardia irlandese, visto che ero stato appena nominato colonnello. Non c’è stato verso di convincerla». Già. Vallo a dire a Carlo. Quando si mette in testa una cosa...