Quanto ci costa mantenere gli "zingari d’oro" in albergo

L’ex ministro Brunetta ha voluto rendere pubblici i dati: Tursi spende 30mila euro all’anno per l’alloggio e le spese di una famiglia slava. La Lega: "Una beffa per i veri bisognosi"

Quanto ci costa mantenere  gli "zingari d’oro" in albergo
Meglio l’hotel della roulotte. Soprattutto se a spese di Tursi, cioè dei genovesi. «L'albo dei beneficiari è un elenco di tutti i soggetti, persone fisiche e giuridiche, che nel corso dell'anno hanno ricevuto, da parte del Comune, contributi, sovvenzioni, sussidi e benefici di natura economica».

Saladin Sejdic nel 2010 ci è costato 21618 euro. Natasa Sejdic ne ha presi 8000. In pratica 2500 euro al mese. Esentasse. A Genova evitare di lavorare e organizzarsi per far la vita da «zingari d'oro» non è così difficile. Secondo i dati pubblicati online grazie alla «trasparenza» voluta dal'ex ministro Brunetta, dal sito di Palazzo Tursi risulta che Jadranka Sejdic ci è costata altri 1255 euro, Sadika Sejdic 1000, Nehved Sejdic 255, Hakima Sejdic 250, Enver Sejdic 200, Mathias Sejdic 150 e Medisa Sejdic solo 50 euro.

Il vecchio, saggio e indubbiamente furbo Saladin non soltanto risulta lo straniero più «aiutato economicamente» dalla giunta cattocomunista e radical chic di Marta Vincenzi, ma è al top assoluto della «classifica» generale della Città Solidale perch´ è di gran lunga davanti a italiani e genovesi. Tra gli altri «immigrati» svettano ai primi posti Egidio Rimondot con 17355 euro e Mohamed El Ghazali che è costato alle casse di Tursi 17070 euro. Quasi 1500 euro al mese. E che dire dei Hrustic, una famigliola slava che ha beneficiato di 12851 euro o della coppietta Jovanovic che ne ha presi 8390.

Per ottenere la residenza o il permesso di soggiorno, qualunque straniero, extracomunitario e comunitario, dovrebbe avere un lavoro oppure dimostrare di avere mezzi di sostentamento pari alla pensione minima mensile, che è di circa 470 euro. Chi ha tali mezzi di sostentamento, non dovrebbe quindi ricevere un sussidio da parte di un ente pubblico. Invece, a Genova gli stranieri «beneficiari di provvedimenti di natura economica» nel 2010 sono stati oltre mille per un costo complessivo di oltre un milione e 130mila euro.

«I soldi sono erogati per questioni di sicurezza sociale - replica l'assessore Roberta Papi - nel caso dei Sejdic avevamo due genitori e tre minori da ospitare in albergo. Egidio Rimondot ci è stato segnalato dal dipartimento di Salute Mentale. El Ghazali è stato ospitato in albergo dopo l'incendio di via del Campo. Non diamo soldi agli stranieri, ma paghiamo l'assistenza secondo esigenze, parametri e valutazioni delle assistenti sociali».

«Credo che ci siano molte famiglie italiane che non hanno un reddito di 2500 euro al mese, anche se lavorano otto ore al giorno e tirano avanti senza chiedere assistenza a nessuno - replica il candidato sindaco della Lega Nord, Edoardo Rixi - Non si può pensare di erogare 30mila euro all'anno per pagare le spese alberghiere a una famiglia di nomadi slavi. Più che un affronto, è una beffa alle famiglie di operai e di lavoratori precari, ma anche a quelli della classe media, che faticano a pagare l'affitto di un alloggio in periferia, ma hanno sempre pagato le tasse anche al Comune.

Inoltre, la lista con i nomi dei mille beneficiari stranieri dovrebbe essere trasmessa immediatamente alla questura per verificare eventuali furbetti, che hanno ottenuto il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro, ma hanno percepito pure i sussidi economici dalla giunta rossa di Tursi».

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