In via Madre di Dio un gruppo di vagabondi bivacca ormai da mesi protetto dal tunnel, accanto a mucchi di cenci fetidi e ai propri escrementi. «Probabilmente si bucano: ho visto tracce di sangue - testimonia un residente -. Dormono qua da mesi, ma solitamente attorno alle dieci del mattino se ne vanno a mendicare nelle vie del centro. Quando piove, però, rimangono rintanati nel tunnel tutto il giorno, a pochi passi dagli uffici di Inps e Inail». Quello di via Madre di Dio è solo un esempio di quanto sempre più spesso si vede in città. Ogni notte punkabbestia e senzatetto dormono sotto i portici, negli angoli riparati delle vie e delle piazze del centro. È sufficiente una passeggiata notturna per Genova per rendersene conto: il tragitto comincia da De Ferrari, dove cè sempre chi fa «buona guardia» al Governatore rannicchiato nelle coperte sotto i portici; scendiamo poi lungo via XX Settembre che ospita canute figure storiche del barbonismo genovese.
Quindi tutti in piazza della Vittoria, per un doveroso saluto ai caduti e ai loro nuovi ospiti slavi. A Brignole infine cè poi il comitato di benvenuto dei senzatetto più «tradizionalisti», quelli che non rinunciano alla vita di stazione.Quei barboni di via Madre di Dio
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