(...) Racconta il primo cittadino che è stato per un articolo pubblicato sul «Piccolo» nel 2009 che sono venuti a sapere di questa parentela con il numero uno dellIntelligence americana. Ecco le discendenze in breve: la moglie di Panetta ha sangue carreghino per via della madre, Benedetta Crosetti. Mentre il padre di lady Panetta era originario di Fascia, figlio di uno dei sette fratelli della famiglia dei «Menghi» più conosciuti nel circondario come i «Ferrè» di Fascia. «Le due famiglie, i Crosetti e i Varni sono emigrate in America da Carrega e Fascia - continua il primo cittadino - e i genitori di Silvia si sono conosciuti e sposati lì». E così comè nelluso dei discendenti degli emigranti che tornato a vedere il loro paese dorigine, anche Leon Panetta insieme alla moglie, sono venuti a Carrega Ligure e nel loro viaggio sono passati anche da Fascia. Era il 1980 e nonostante in paese ci fossero ancora i parenti della moglie, la visita del capo della Cia passò quasi inosservata. Ma che ci fosse un vincolo speciale tra Silvia e Carrega, lo dimostra il fatto che quando la signora Panetta accompagnò il marito in Italia, gli assicurò di sapere conoscere litaliano e invece parlava solo il dialetto dei suoi avi.
A dire la verità, i parenti americani fecero sentire il loro legame con la terra dorigine anche in occasione della ristrutturazione della chiesa di Fascia. «Quando abbiamo fatto i lavori, sono arrivati dei soldi dallAmerica - continua il sindaco -. Abbiamo scritto a tutti i Varni oltreoceano e ci hanno mandato 17 milioni delle vecchie lire». Mica spiccioli. Ma dopo tutto quello che è successo, il terrorismo, la morte di Osama, come è possibile che a Fascia nessuno abbia fatto valere questo legame? «Posso scrivere ai miei parenti americani e vedere se hanno qualche contatto con questa gente - conclude Elvio Varni -.
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