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Quei vecchietti così giovani

Se volete mostrare ai ragazzi il calcio che vale, prendete il filmato della partita di Inzaghi, Paolo Maldini e Peruzzi. Vecchioni che non mollano mai. Questo non è calcio della terza età, ma della giovane età, quella che sta nella testa. Poco conta se uno sbaglia un gol, quell’altro ne prende un altro o il capitano milanista sbaglia qualche intervento. Cosa volete che importi davanti al loro giocare pieno di voglia, integrità mentale prima che fisica. Sembrano ragazzini agli inizi: non mollano una palla, un attimo dell’avventura. Spesso, nel calcio, la terza vita di un giocatore è la più bella: bella per chi guarda e bella per chi li segue. La terza vita è quella che segue la giovinezza calcistica e l’affermazione. Non è tramonto, solo lento e mai felice distacco dal mestiere che qualcuno dice: più bello non c’è. Giochi, ti diverti e sei pure pagato bene. Ieri i nostri tre lo hanno ancora dimostrato.

Mai domi, sempre pronti alla giocata in più, cacciatori di sensazioni più che calciatori.

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