Quei viaggi in autostrada che i genovesi pagano di più

Quei viaggi in autostrada che i genovesi pagano di più

(...) Tutto comincia dai viaggi, dai suoi per l’esattezza. Quelli che Occhiuto da molti anni per esigenze di lavoro e affettive fa da Genova a Bologna, uscita del casello Piacenza ovest. «Fino a cinque anni fa andavo a Carpi, in provincia di Modena, e spendevo 14 euro all’andata e 14 euro al ritorno - spiega il presidente Aval - sia percorrendo l’intera tratta dal luogo di partenza a destinazione, sia facendo tappa a Piacenza, l’importo è sempre stato uguale». Poi le tariffe sono aumentate del 33% e il costo è passato da 28 euro a 42. Con un’anomalia però: «Se il viaggio viene spezzato a Piacenza, la tariffa cambia e si risparmiano 5 euro all’andata e 5 al ritorno con un costo totale di 32 euro». In sostanza, uscendo a Piacenza un genovese paga 5 euro in meno, e come mai? Ma non finisce qui, perché dopo aver notato questa stranezza, Occhiuto ha deciso di fare una ricerca sulle tratte e le relative tariffe autostradali da Genova a Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna. Ecco l’elenco dei percorsi «incriminati».
Da Savona a Bologna (339 km) si spendono 22,40 euro, ma se si parte da Genova est il prezzo sale a 25,80 euro e i chilometri scendono a 302 km. «Eppure Savona dista 57 chilometri dalla nostra città e per raggiungerla il costo è di 4,10 euro che sommati con la tariffa Genova-Bologna dovrebbe costare 29,90». Altro esempio: da Arenzano a Bologna (314 km) il casello costa 20,60 euro. Una cosa simile succede se partendo da Genova si supera Bologna per andare a Padova est, 382 chilometri per 23,10 euro. «Eppure da Bologna e Padova ci sono 105 chilometri al costo di 6,50 che sommati ai 25,80 da Genova a Bologna dovrebbe fa 32,30». Invece ce ne sono 9,20 euro in meno. «È chiaro che l’inghippo c’è - conclude Occhiuto - e penso che oggi con i telepass nessuno controlli più cosa spende fidandosi di Società Autostrade». Chiamata in causa, la società risponde: «Partendo dal presupposto che, in presenza di più alternative, il cliente scelga la via più breve per compiere il suo viaggio, fu raggiunto all’inizio degli anni ’90 un “Accordo di interconnessione” fra le società Concessionarie di autostrade, che stabilì l’attribuzione dell’itinerario di lunghezza inferiore ai fini del calcolo del pedaggio. Questo stato di cose comporta, sempre ai fini del pedaggio, la possibile attribuzione di percorrenze non corrispondenti a quelle realmente effettuate.

Se prendiamo ad esempio la percorrenza Genova est–Carpi rileviamo che la lunghezza del tratto passando per l’Autocamionale della Cisa è di 259 km, mentre via Tortona Piacenza è di 269 km; ai fini del calcolo del pedaggio si considera il percorso più breve». Ma i conti continuano a non tornare...

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