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Quel mega spot per restare in sella

AUTOPROMOZIONE Marrazzo aveva stanziato 280mila euro per illustrare il suo operato con messaggi su Rai Tre

RomaD'accordo, l'ex governatore del Lazio Piero Marrazzo adesso ha altri problemi cui pensare. Ma questa è una storia particolare. È la storia di ben «48 interventi» deliberati a luglio dalla giunta Marrazzo e da trasmettere nel programma «Buongiorno Regione» di Raitre, per la modica cifra di 280mila euro a carico dell'esecutivo regionale. Praticamente un megaspot a spese dei contribuenti. Il tutto è stato stabilito con una semplice «determinazione dirigenziale» che porta la data del 14 luglio 2009. Per una serie di circostanze che andremo ad illustrare tra poco, la messa in onda dei «48 interventi» è slittata ed è stata collocata nel periodo da ottobre ad aprile prossimo. Insomma, un bel palcoscenico via etere proprio a ridosso della campagna elettorale che Piero avrebbe avuto a disposizione su Raitre, la casa madre da cui l'ex conduttore tv proviene, se non si fosse dimesso per lo scandalo del video con il trans.
«Buongiorno Regione» è il contenitore mattutino della terza rete Rai che va in onda nelle varie regioni a cura delle redazioni dei Tg regionali dalle 7.30 alle 8: un mix di informazioni di servizio, traffico, tempo, ma anche servizi di cronaca e così via. In primavera viene deciso che solo per il Lazio e, guarda caso, per un'altra regione di centrosinistra, la Campania guidata da Antonio Bassolino, da marzo sino alla fine dell'anno, ci sarà la possibilità di inserire nel programma gli interventi a pagamento: un paio di minuti a volta «pilotati» dal committente. La cosa scatena la rivolta dei Comitati di redazione. Il Cdr del Tgr Lazio pubblica un duro comunicato in cui, pur accettando - in tempi di vacche magre - la possibilità di incassare queste somme, chiede «paletti» sicuri e la tutela dell'autonomia e della dignità della testata. Denunciano il rischio della «tracimazione» - usano proprio questa parola - «delle Regioni dentro le nostre redazioni».
Interviene Maurizio Gasparri, senatore del Pdl, in modo energico. La convenzione sembra colpita e affondata. «Dopo questa presa di posizione, noi così come i membri del Tgr Campania siamo rimasti alle assicurazioni che il progetto non avrebbe avuto seguito» racconta Francesco Rossi del Comitato di redazione del Tgr Lazio.
Invece no. Perché come nella migliore delle tradizioni arriva la «determinazione» (numero A2742) in tempi balneari. Marrazzo deve avere sottovalutato parecchio l'incontro (2 luglio) con Natalie in cui viene sorpreso dai carabinieri-ricattatori. La «determinazione» è di appena 12 giorni dopo. La firma è del direttore pro-tempore del dipartimento Affari istituzionali della Regione Lazio, Raniero De Filippis. Si spiega che, a quanto ha comunicato la Rai, «a causa di problemi editoriali riconducibili alla programmazione del palinsesto televisivo nella fase preelettorale» (per via delle elezioni europee), «l'inizio della programmazione degli interventi di “Buongiorno Regione”» ha avuto un posticipo al mese di ottobre 2009 e fino al mese di aprile 2010». Al prezzo di 280mila euro, con l'Iva. Seguirà la programmazione per la Regione Alessandro Cristaldi, addetto stampa di Marrazzo.
Il tutto è avvenuto nel silenzio totale. Della «determinazione» il Cdr del Tgr Lazio lo ha appreso dal Giornale. «Per noi la vicenda è morta e sepolta» dicono al Comitato di redazione. La «determina» comunque è lì, con i 280mila euro stanziati.

Il commento amaro viene da Fabio Desideri, consigliere regionale del Pdl: «Il documento in questione è l'ulteriore, avvilente prova di come nella “casa di vetro” regionale, per citare uno slogan caro al centrosinistra, i fondi per la reclame, con i quattrini dei contribuenti, non mancano mai».
pierangelo.maurizio@alice.it

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