Pelle debano, sguardo sveglio, parlantina sciolta, e un fisico che pareva davvero quello di un atleta. Mettici anche un po di faccia tosta e la naturale simpatia che ispira uno che ti fa: «Vengo dal Senegal, giocavo in prima divisione, mi raccomanda il direttore generale del Savona Calcio. Ve lo dico: sono un fenomeno, con la palla». Con la palla è da vedere, ma con le palle, nel senso di bufale, questa sorta di Diego Armando Cotekigno dei giorni nostri ci sapeva fare davvero. Tanto che, dopo essersi presentato al campo di allenamento della Loanesi, ha chiesto - e ottenuto subito - di fare un provino. Due assist, un tiro alla viva il parroco, ed ecco che Cotekigno accusa un risentimento muscolare: «Devo tornare negli spogliatoi. Sarà per unaltra volta». Accontentato. Solo che invece di infilare la porta dei bagni, il giovane senegalese ha infilato quella del locale doverano custoditi indumenti e dotazioni personali dei colleghi mancati. Autentica invasione di campo.
Qui, il sedicente calciatore sè dedicato soprattutto a marcare portafogli e cellulari. Piazza pulita, e subito dopo una fuga sulla fascia laterale da far impallidire il sampdoriano Ziegler (che non è che sia proprio il massimo, ma insomma). Peccato, per sto simpatico Cotekigno, che nella Loanesi militino dei difensori che magari si fanno «bruciare» nellarea piccola, ma se si tratta di correre a recuperare i soldi diventano fulmini di guerra. Sono loro che hanno raggiunto il ladro senegalese in fuga e lhanno fatto arrestare dai carabinieri.
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