Quel tetto a specchi che impedisce di vedere il mare

Quel tetto a specchi che impedisce di vedere il mare

(...) con le maggiori autorità locali, la cerimonia ha rappresentato un «evento nell’evento», precedendo solo di poche ore l’apertura del Salone Nautico numero 49. Ma se le considerazioni fatte nel corso della serata hanno puntato soprattutto sulla magnificenza degli spazi, sul panorama che si gode dalla terrazza panoramica, sulla funzionalità a disposizione degli espositori, sono riecheggiate per l’occasione anche tutte quelle perplessità che avevano accompagnato la costruzione dell’edificio. Se ne fa ancora una volta interprete Lilli Lauro, consigliere comunale della Lista Biasotti, che in una nota condivisa con il consigliere regionale Gianni Macchiavello prende atto «della preannunciata firma della convenzione tra sindaco e architetto Nouvel, relativo alla copertura con specchi del tetto del padiglione», ma ribadisce le perplessità già espresse nel novembre 2008 (senza ottenere risposte) a proposito dell’«onerosa inutilità di un progetto di copertura del costo di circa 3 milioni che non produrrà alcun beneficio».

Si associano indirettamente i «Cittadini per Carignano» secondo cui - sottolinea la portavoce Paola Panzera - «la tettoia dell’edificio ha creato un’odiosa barriera tra la città e il mare; il colore blu penetrante appare uno sfregio e un offensivo surrogato del mare negato; 40 milioni per costruire un hangar utilizzato poche settimane all’anno appaiono un importo spropositato; l’applicazione di una ulteriore superficie a specchio comporterà altri esborsi di milioni di euro, con effetti disastrosi attirando calore e provocando disturbi al traffico; questo progetto, infine, rappresenta l’ennesimo caso di edilizia imposta».

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