Massimo Malpica
da Roma
Ancora Napoli, ancora un avviso di garanzia «a mezzo stampa» per Silvio Berlusconi. Nel 94 era stato il Corriere della Sera ad anticipare linvito a comparire consegnato al premier nel corso del G7. Ora tocca a Repubblica scrivere che il capo dellopposizione sarebbe indagato per corruzione dalla Procura di Napoli. Stando a quanto rivelato dal quotidiano diretto da Ezio Mauro, per il pm partenopeo Vincenzo Piscitelli Berlusconi avrebbe corrotto il presidente di Rai Fiction, Agostino Saccà, e avrebbe tentato di corrompere il senatore Nino Randazzo, eletto allestero, per far cadere il governo Prodi.
Tra laltro Berlusconi sarebbe pure finito sotto intercettazioni, con una serie di telefonate tra lui e Saccà «ascoltate» dagli inquirenti e finite in edicola, nonostante il divieto di spiare i parlamentari. Un «dettaglio» che ha spinto il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, su input di Carlo Giovanardi, a scrivere al procuratore capo di Napoli chiedendo «informazioni onde chiarire se le notizie risultino tratte da intercettazioni di conversazioni di parlamentari». Un «dettaglio» che per linchiesta di Catanzaro, che vede indagati Mastella e Prodi, è costato un blitz degli ispettori e la revoca dellindagine al pm Luigi De Magistris. Che cosa accadrà per questa vicenda fotocopia? Tornando alle avances rivolte da Berlusconi al senatore italo-australiano alla vigilia del voto per la Finanziaria, il corteggiamento per «arruolarlo» era di dominio pubblico. Sorprendono, semmai, i dettagli emersi ora. Lauto che accompagna il senatore allincontro con Berlusconi viene pedinata e filmata da Fiumicino fino a Palazzo Grazioli, «casa» romana del Cavaliere. Lo stesso Randazzo viene ascoltato dal magistrato napoletano che lo interroga a Roma immediatamente prima del voto della Finanziaria. Sarà un caso, ma di lì a poco il senatore dellUnione diffonde ai giornali la lettera, datata 10 novembre, con cui declina pubblicamente linvito del leader del Pdl a passare con il centrodestra. E in coincidenza con le dichiarazioni di voto per la Finanziaria, la senatrice del Pd Anna Finocchiaro parla espressamente di «corruzione» a proposito dei salti di schieramento. Proprio il reato ipotizzato a carico del capo dellopposizione. Ieri sul tema è tornato lo stesso Randazzo. Confermando linterrogatorio a ridosso del voto ma manifestando perplessità sullipotesi di reato: «Quello che posso dire è che da parte di Berlusconi non cè mai stata unofferta di denaro nei miei confronti».
Anche Niccolò Ghedini, legale del Cavaliere, rimarca che «non è stato notificato nulla», le notizie sono «infondate» e non hanno «alcuna rilevanza penale», a differenza del «tentativo di intromettersi nella libera esplicazione della sua attività politica». Ghedini invoca il Garante della privacy che replica aprendo unistruttoria. Inquieta la fuga di notizie, la pubblicazione vietata delle intercettazioni di Berlusconi. Sul punto la Procura di Napoli comunica di aver aperto uninchiesta. Ma i legali del Cavaliere chiedono lumi anche a Csm e Guardasigilli. Infine, il senatore azzurro Emiddio Novi manda un siluro al coordinatore delle indagini, laggiunto Paolo Mancuso di Md, uno che era stato accusate di aver «frequentato abitualmente personaggi legati ai narcotrafficanti del clan Di Lauro».
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